Prende forma il ponte tibetano, avanzano i lavori 🔴 VIDEO

Prende forma il ponte tibetano, avanzano i lavori

Prende forma il ponte tibetano, avanzano i lavori

Nel paese di Sellano, in Umbria, sta prendendo forma il primo ponte tibetano della regione e uno dei più lunghi e alti d’Europa. Gli operai stanno completando il montaggio dei tiranti laterali e del camminamento, offrendo ai residenti, ai turisti e ai curiosi una prima impressione di ciò che l’esperienza offrirà nella Valle del fiume Vigi.

Dal punto di vista tecnico, il ponte tibetano, che collegherà la frazione di Montesanto con Sellano, ha una struttura a campata unica, una lunghezza di 540 metri e un’altezza di 140 metri. Questi numeri lo rendono uno dei ponti più imponenti in Europa, mettendolo in competizione con simili strutture come il ponte di Castelsaraceno (Potenza), che misura 586 metri di lunghezza e 80 metri di altezza ed è stato inaugurato nel 2021.

Il finanziamento per il ponte tibetano della Valle del Vigi è stato fornito attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) per il sisma, con un costo complessivo di 1,5 milioni di euro. I lavori sono iniziati la scorsa primavera e il sindaco Attilio Gubbiotti ha confermato l’obiettivo di completare l’opera entro ottobre. Successivamente verranno eseguiti i collaudi e si punta a inaugurare il ponte, sperabilmente, nel mese di novembre, a condizione che le condizioni meteorologiche lo permettano.

L’amministrazione comunale sta ancora prendendo in considerazione i dettagli che interessano i visitatori, tra cui il costo del biglietto d’ingresso. Mentre inizialmente si era pensato a coinvolgere un privato per la gestione dell’opera, ora sembra che l’ente comunale stia valutando la gestione diretta. Un consulente affiancherà l’amministrazione nella definizione delle modalità di accesso, del funzionamento dell’opera e dei servizi collaterali necessari per accogliere i visitatori, sperando in una grande affluenza turistica a Sellano.

4 Commenti

  1. Recuperare un milione e mezzo dell’investimento non sarà facile. Anzi recuperare le sole spese di manutenzione e gestione non sarà facile. Se il biglietto costasse 10 euro ci vorrebbero 150.000 visitatori Che in 20 anni (tempo di ritorno dell’investimento fanno, al netto delle spese di gestione e manutenzione 7.500 visitatori l’anno . La vedo dura.
    Mi domando chi ha avuto questa bella idea.

  2. Caro Giampaolo, innanzitutto bisogna vedere chi ha pagato il ponte (circa il 70% dei soldi del PNRR sono a fondo perduto quindi pagati dalla CE e non dovranno essere restituiti). Qualora il ponte fosse invece pagato con i fondi da restituire (10 anni a interessi zero) a mio modesto parere andava comunque fatto in quanto occasione di sviluppo per un territorio sempre più abbandonato. se si dovessero sviluppare solo le cose che portano profitto, dovremmo in primis chiudere la sanità pubblica per poi continuare con gli altri servizi pubblico/sociali pagati con le tasse dei cittadini e quasi sempre con bilanci in negativo. Buona serata

  3. Aver avuto l’intuito di utilizzare i fondi del pnrr per realizzare quest’opera è da encomio… già oggi,che non è completata,si parla ovunque di Sellano…
    fino ad ieri molti non sapevano che esistesse tale luogo….insomma sono contento che le due estremità si uniscono
    e porteranno benessere e sviluppo a tutto l’ampio territorio comunale (42 frazioni)…buona fortuna Sindaco Gubbiotti..

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