Casetta pro-loco a Norcia, condannato Primo Cittadino
La casetta della pro-loco, adibita ad infopoint e realizzata a ridosso delle mura di Norcia nei mesi di piena emergenza sismica, sarà confiscata e demolita. Il Tribunale di Spoleto ieri ha pronunciato la sentenza di condanna a carico del sindaco di Norcia e dell’allora presidente della pro-loco.
Il primo cittadino è stato condannato a un anno e 10 mesi per i reati di falso e abuso di ufficio, mentre il presidente della pro-loco a un anno per concorso esterno nell’abuso di ufficio contestato al sindaco. Ad entrambi sono state concesse le attenuanti generiche e al presidente della pro-loco anche il beneficio della sospensione della pena. Nel corso del dibattimento gli imputati hanno tentato in ogni modo di dimostrare la propria estraneità alle contestazioni.
Il Tribunale, oltre alla condanna al pagamento delle spese processuali, ha disposto il pagamento di una provvisionale in favore del Wwf, parte civile nel processo.
Sono stati assolti con la formula perché il fatto non costituisce reato il direttore dei lavori e degli esecutori degli interventi finiti al centro del processo. Per quanto riguarda le violazioni paesaggistiche e ambientali contestate a vario titolo, i giudici hanno stabilito il non doversi procedere per intervenuta prescrizione.
La struttura in legno fu realizzata in una zona sottoposta a vincolo e senza la necessaria e preventiva valutazione di incidenza ambientale e del nulla osta del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La delibera fu firmata dal primo cittadino il 28 agosto 2017.
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