Norcia, PD: “Il bilancio 2015 e il gioco delle tre carte”
Nei comunicati stampa dei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Norcia ci ha trionfalmente fatto sapere di aver approvato il bilancio consuntivo 2015. Peccato che il buon Alemanno si sia dimenticato di dire alcune cose fondamentali per la corretta informazione dei cittadini su questa ennesima pessima prova di sé che ha dato l’amministrazione.
Si tratta di materia molto tecnica, ma cercheremo lo stesso di essere sintetici e chiari, compatibilmente con la necessità di approfondire alcuni argomenti.
L’approvazione del bilancio consuntivo 2015 ha palesato un misto di pressappochismo e superficialità dell’amministrazione, in particolare dell’Assessore al bilancio e del responsabile dell’area finanziaria del Comune, ossia lo stesso Sindaco Alemanno.
Esse si sono concretizzate in evidenti violazioni formali in danno di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di minoranza; soprattutto questi ultimi non sono stati messi nelle condizioni di svolgere correttamente il loro ruolo di controllo e verifica.
Dalle notizie che abbiamo appreso e dai documenti visionati appaiono chiare due gravi irregolarità:
- secondo l’art. 227 del testo unico sugli enti locali e secondo il regolamento di contabilità del Comune, i documenti che compongono il consuntivo (composti dalla proposta della Giunta e dai documenti allegati) devono essere messi a disposizione dei consiglieri almeno 20 giorni prima della seduta di Consiglio. Nel nostro caso solo una parte di essi sono stati forniti ai consiglieri di minoranza in data 13 aprile con il Consiglio previsto per il 29.
- mancava, infatti, uno dei documenti più importanti ossia la Relazione del Revisore dei Conti che, nonostante i ripetuti solleciti dei consiglieri di minoranza, veniva loro consegnata solo nella tarda mattinata del 29 aprile. Cioè a pochi minuti dall’inizio del Consiglio previsto per le ore 15.
Queste carenze formali, di per se gravissime, non sono nulla rispetto al fatto veramente eclatante che la Relazione del Revisore, oltre ad essere evidentemente lacunosa rispetto alla destinazione dell’avanzo di amministrazione e all’analisi dei residui, presentava un avanzo di amministrazione diverso da quello contenuto nella proposta approvata dalla Giunta Alemanno.
Nel dettaglio, mentre la Giunta aveva accertato un avanzo di € 4.275.515,74, il Revisore, il quale dichiarava di aver preso visione della proposta della Giunta, ne accertava uno di € 2.866.195,61. Oltre 1,4 milioni di euro di differenza!!!
Anche la persona meno preparata in contabilità capirebbe che uno dei due documenti non risponde ai criteri di veridicità e che quindi la stessa approvazione del Bilancio consuntivo fatta dal Consiglio Comunale deve essere considerata nulla.
Più approfondiamo la nostra analisi e più la vicenda dell’ammontare dell’avanzo di amministrazione ci preoccupa. Essa diventa addirittura grottesca poiché analizzando la Relazione al Rendiconto consuntivo, elaborata dalla Giunta Alemanno, nel giro di poche pagine troviamo due importi ancora diversi dell’avanzo; prima uno pari ad € 4.497.494,30 e poi un altro pari ad € 4.782.249,66.
Ci hanno sempre insegnato che “la matematica non è un’opinione” e quindi vorremmo sapere dal Sindaco e dall’Assessore al bilancio: quale è il vero avanzo di amministrazione? Ammesso che vi sia un avanzo.
Infatti, raccogliamo sempre più spesso segnalazioni preoccupate provenire dai dipendenti, dalla struttura amministrativa e dai soggetti che hanno rapporti con il Comune.
Ci viene detto che ci sono difficoltà nel fare i pagamenti, che alcuni fornitori storici del Comune hanno detto: “basta!! Prima pagate le vecchie fatture e poi torneremo a fornirvi”.
Sta montando da alcuni mesi un clima di preoccupazione intorno alla gestione finanziaria del Comune, anche in virtù delle spese, dai più considerate eccessive, per i contributi alla Pro Nursia, per la gestione della stagione teatrale, per le spese di rappresentanza ecc.
Certamente la gestione del Consuntivo e il ritiro della proposta di approvazione del Preventivo prevista all’odg del Consiglio del 29 aprile, non aiutano a fugare i timori. Anzi.
Per questo motivo sosteniamo l’azione dei consiglieri di minoranza e li esortiamo a dar seguito a quanto dichiarato dal Consigliere Lavinia D’Ottavio in Consiglio Comunale, cioè a trasmettere gli atti al Prefetto, alla Corte dei Conti perché adottino i provvedimenti di loro competenza e alla Procura della Repubblica affinché verifichi eventuali ipotesi di dichiarazioni non veritiere negli atti pubblici discussi in Consiglio.
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