
Maltempo in Valnerina, Coldiretti Umbria a fianco degli imprenditori
Non può bastare una nevicata assolutamente prevedibile e di stagione a mettere in ginocchio le imprese agricole già sotto la minaccia del terremoto e del Covid. Non lo accettiamo più perché è da tempo che come Coldiretti annunciamo facili presagi. I nostri agricoltori, le loro famiglie, le comunità di Norcia, Cascia, del cratere, della Valnerina non possono pagare le conseguenze dell’attendismo burocratico.
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Il blackout della durata di 36 ore, causato dal maltempo in Valnerina, ha cagionato ingenti danni alle strutture agricole e zootecniche delle zone interessate, soprattutto con riguardo alle operazioni di mungitura delle vacche da latte, di conservazione e di consegna dei prodotti.
- Il lavoro della nostra gente è orgoglio di un’intera regione se non dell’intero Paese, non può più essere derubricato a faccenda marginale che riguarda piccole e confinate comunità. Se veramente vogliamo parlare di ripartenza allora ripartiamo da qui.
Si pensi che il tentativo di risollevarsi lo compiono i giovani che nonostante tutto sono rimasti qui e provano a fare impresa. La maggior parte delle nostre aziende agricole è under 35 anni. Se oltre alle sciagure della natura e quelle della pandemia ci si mette anche la mancanza di sensibilità e attenzione a chi investe le energie migliori, quelle più giovani, per tenere in vita intere vallate e territori altrimenti destinate all’inesorabile declino allora finiscono anche le motivazioni che con ogni sforzo si tenta di alimentare.
“Da settembre del 2019 ad oggi le aziende sono state lasciate a sé stesse – ha evidenziato il presidente di sezione di Cascia Stefano De Carolis – e non è accettabile. Gli agricoltori sono disposti finanche a farsi carico delle spese ma occorrono gli strumenti affinché possano procedere. Le strutture sono inagibili e vedere gli animali in mezzo a oltre un metro di neve per noi è un’immagine emotivamente devastante sotto vari punti di vista. Per la produzione totalmente bloccata ma anche per l’amore che proviamo per loro. Il lavoro degli imprenditori agricoli è anche e soprattutto passione ricordiamocelo. Le istituzioni competenti devono assumersi la responsabilità e darci soluzioni concrete una volta per tutte”.
- Risulta ad oggi indispensabile che le amministrazioni competenti si attivino improrogabilmente e in tempi brevissimi per mettere in uso le strutture sopradette e mettere in pristino la situazione.
Alle tante aziende agricole coinvolte occorrono risposte e azioni immediate per permettergli di continuare a lavorare soprattutto in questo momento già critico che ci troviamo ad affrontare.
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