
Morto Urbano Testa, l’ammiraglio Nelson di Castelluccio di Norcia
“L’Ammiraglio Nelson ci ha lasciati. Lui, l’Ultimo dei Mohicani, il Cowboy, il più grande di tutti, Urbano Testa da Castelluccio o, semplicemente il Mio Papà, è venuto a mancare stamattina all’alba”. E’ morto Urbano Testa, il lottatore di Castelluccio di Norcia, il marito di Maria Santa Lorenzini. A darne comunicazione è il figlio Giovanni Battista Testa. Urbano era una persona molto nota in Valnerina e si era fatto apprezzare per le sue qualità, per le sue lotte infinite, per la sua terra, per la ricostruzione di Castelluccio, distrutta dal terremoto del 2016, e mai avvenuta.
“Ora tu papà sei libero dal dolore! – scrive il figlio in un post. Ora tu sei libero dagli sciacalli e dagli infami, dagli omuncoli e dai miserabili che odiavi. Ora tu puoi tornare a correre e volare e il tuo corpo non sarà più zavorra”. Raggiungi Dakota sulla Piana di Castelluccio! O spalanca il gas della jeep sulle pietraie in cerca di qualche cinghiale! O con la moto fai una pernacchia a qualche ecologista prezzolato! Viviti la tua libertà col tuo spirito degli indiani d’America, quello che ti ha portato a lottare per riavere la tua terra. Quello che ti ha fatto diventare un Capopopolo ma di un esercito di codardi! Tu sei un’anima bella papà! Pura! Buona! Fin troppo forse. Un principe decaduto che ha saputo riscattarsi come il Conte di Montecristo! Sempre dalla parte dei più deboli, sempre contro le ingiustizie! In molti casi contro tutto e tutti! Ma perché tu stavi dalla parte della ragione…e se tu avevi ragione lottavi a mani nude pure contro gente con la pistola! Li hai smascherati tutti! Dai Senatori, ai sindaci, ai commissari straordinari e a tutti i loro accoliti miserabili! Adesso goditi il meritato riposo, nella consapevolezza che: mancò la fortuna non l’ardore! Io, un uomo così coraggioso e così visceralmente attaccato alla sua terra lo avevo visto, prima di te, solo sui film. E…per questo…pure se so che mi mancherai tremendamente…sono orgoglioso di essere stato tuo figlio! Buon viaggio Pa’ e che il vento del destino ti porti in alto a danzare con le stelle!”
Un pensiero lo ha scritto anche la moglie Maria Santa: “Quanto ci abbiamo creduto, hai sempre volato alto… ora finalmente sei libero. I tuoi Monti ti aspettano .. e sarà per sempre. Noi insieme voleremo più in alto di ogni cosa. Grazie per tutto quello che mi hai insegnato….e per gli incredibili valori che hai trasmesso a tutti noi .. L’Amore per il tuo Amato Castelluccio, la nostra famiglia, i nostri nipotini. Ogni cosa ci parlerà di te. Ma soprattutto sarai sempre con noi e nei nostri cuori”.
Tanti messaggi di cordoglio lasciati da parenti, amici e conoscenti sulle pagine Facebook. Tra i tanti c’è anche quello della giornalista Barbara Olmai: “Mi spiace per la scomparsa di Urbano Testa battagliero castellucciano che voleva bene al suo paese e non sopportava lungaggini e cose malfatte. Mi ci sono confrontata alcune volte ed ho trovato una mente lucida che non amava il compromesso e che parlava a “testa” alta e senza timore professava le sue idee. Non ne incontro troppe di persone così e quindi lo ricordo con stima. Stanno morendo le memorie dei paesi del terremoto, sia i residenti che gli abitanti di fuori, quelli che non hanno perso la speranza di rivedere il loro paese, pezzo di cuore, di nuovo in piedi. Quelli che hanno voce e coraggio per dire che troppe cose non sono andate bene e chissà quando tutte andranno al loro posto…!? Mi spiace Urbano…la fioritura di Castelluccio di Norcia quest’anno la guarderai dal cielo…vedrai sarà ancora più bella. Sentite condoglianze alla moglie Maria Santa Lorenzini ai figli e a tutta la sua famiglia. La foto l’ho scattata nel 2019 a Pro Loco Campi di Norcia, quando i comitati dei terremotati, insieme, stavano preparando l’evento Raccordiamoci per andare a Roma a far sentire la voce del Centro Italia terremotato. Sono passati quasi 7 anni”.
Grazie per questi tributi
Urbano se li meritava tutti .. oltre ad Essere un combattente era un Anima pura
Quanti incontri in “Zona Cesarina” con noi Orsi Biellesi, prima in garage e poi in container blu sul quale per alcuni anni vicino al Tricolore ha sventolato il nostro Drapò (bandiera del Piemonte). Caro cowboy, cavalca fiero per il Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto, il Vettore ti osserverà e la Sibilla avrà rispetto. Che la terra ti sia lieve Amico mio
ciao nonno ,sono lilla, oggi purtroppo sei volato via e secondo me da quando sei arrivato li su avrai già litigato con qualcuno , come dicevano i latini ‘mortui non mordent’ ma secondo me per te non è proprio così; Tu di lotte e guerre ne hai fatte molte ,alcune le hai vinte altre ne hai perse ma non per colpa tua perchè essere gentile non si puo definite un problema.
Mi hai insegnato molte cose , eri la mia roccia, il mio punto fermo.
Ultimamente Dio si è proprio accanito contro di te ma tu hai dimostrato che ubi maior minor cessat ; infatti tu fino alla fine hai lottato come bravo soldato della folgore.
Ancora mi ricordo i cappuccini che buttavamo perché io mi bevevo solo la schiuma , il torrone che finivamo solo noi due a natale e quando a Castelluccio la sera mi portavi a vedere i cinghiali.
ciao nonno papà