
Mobilitazione sindaci città del cratere sismico, la ricostruzione che non c’è
L’approvazione del Decreto Sisma con la conversione in Legge di fine anno, non ha soddisfatto le richieste riassumibili nell’immagine di uno shock da introdurre con il ricorso a misure straordinarie e forti, rispetto a una situazione gravissima, ferma praticamente da tre anni. Così, si continua a lavorare con misure ordinarie, perpetrando le lentissime procedure della ricostruzione pubblica e privata. Pertanto già nel mese in corso, torneremo a reclamare con forza i diritti delle nostre popolazioni, con una mobilitazione pubblica e istituzionale in programma per il 15 Gennaio, come preannunciato, che si espliciterà in una iniziativa congiunta di tutti i 138 Sindaci del cratere sismico, a Roma.
Scaduto il 31 dicembre il termine ordinario del Commissario Farabollini, noi abbiamo una preoccupazione: chiediamo al Governo di non lasciare vuoti e di intervenire subito con la scelta del nuovo Commissario e la definizione della nuova struttura commissariale. Non vogliamo prorogatio, quindi con limitatezza di poteri, ma immediata operatività. Ciò che chiediamo lo abbiamo già detto e torniamo a ribadirlo: è necessario un Commissario di alto profilo politico, nel senso elevato del termine, una figura che abbia l’autorevolezza, la credibilità e la forza politica di raccogliere le istanze dei territori, dei Comuni, dei Sindaci, delle comunità, dei tecnici degli USR, delle Regioni e le porti con energia e autorevolezza al tavolo del Governo per rappresentarle e trasformarle in decisioni.
Un Commissario, perciò, che sia presente all’interno di Palazzo Chigi e quindi che possa dialogare quotidianamente col Governo, non una mera struttura burocratica. Non abbiamo bisogno di un tecnico, serve una figura commissariale politica che riassuma in sé autorevolezza, credibilità, forza, rappresentanza delle istituzioni; un Commissario che sia pienamente rappresentante del Governo. Abbiamo bisogno di un interlocutore che sia capace di dare risposte ad un territorio le cui esigenze fino ad oggi sono state gravemente sottovalutate – Gianguido D’Alberto Presidente regionale ANCI
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