
Accensione della fiaccola benedettina, presenti Mattarella e la Tesei
di Bruna Almeida Paroni
Il presidente della Repubblica, da poco rieletto, ha scelto proprio l’Umbria per la sua prima uscita ufficiale. Nella città di San Benedetto Mattarella ha assistito all’accensione della fiaccola benedettina e con lui, anche la presidente della Regione Umbria Donatella Tesei. La governatrice umbra si è dimostrata onorata dalla visita del capo di Stato. “Come umbri, avrebbe dichiarato, siamo orgogliosi che per la prima uscita del suo nuovo mandato abbia scelto proprio Norcia”.
Secondo quanto appreso dall’Ansa, la Tesei avrebbe detto inoltre che “Norcia e i territori circostanti mostrano ancora alcune delle ferite del sisma del 2016, ma al tempo stesso, rappresentano anche il simbolo della rinascita e della ripartenza”.
Anche l’invasione russa in Ucraina è stata ricordata dalla Tesei. Quest’anno in particolare, con l’accensione della fiaccola benedettina, che nell’ultimo 23 febbraio è stata benedetta da Papa Francesco in Vaticano, parte proprio dall’Umbria la condanna della guerra. “Dalla terra della pace, avrebbe ribadito la Tesei, si alza la necessità di aprire un dialogo”.
L’accensione della fiaccola ‘Pro Pace et Europa Una’ è avvenuta dentro il cantiere della Basilica di San Benedetto. Un’azione piena di significati poiché oltre a richiamare l’urgenza di pace nel mondo ed il particolare in Ucraina, ha simbolicamente ricordato il via ai lavori di ricostruzione della zona colpita dal sisma del 2016. Proprio in quel tempio che, in questi anni, era diventato simbolo del terremoto che ha distrutto la città della Valnerina.
Riguardo la ricostruzione, avrebbe ricordato la governatrice che “la ricostruzione non è, e non può essere, solo quella materiale”, sottolineando come i progetti regionali resi possibili grazie al Pnrr nazionale potranno favorire la rigenerazione della comunità locale affetta dal sisma. Resilienza non solo nel titolo del piano nazionale per la ripresa ma anche quella delle popolazioni colpite dal sisma. “I cittadini di Norcia di dintorni, avrebbe espresso, così non si sono inchinati, hanno rialzato con coraggio la testa”, ricordando gli anni della pandemia in cui indispensabile è stato il supporto dell’Esercito: “In questi luoghi è stato fondamentale per riuscire ad intervenire tempestivamente con le vaccinazioni”, avrebbe concluso la presidente dell’Umbria.
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