Firmato un accordo tra Accumoli e Krems per la Scuola di Ricostruzione
Accumuli – Nella mattinata di ieri, è stato sottoscritto un accordo di cooperazione tra il Comune di Accumoli e l’Università per la formazione continua di Krems. L’intesa mira a rafforzare la Scuola di Ricostruzione istituita ad Accumoli dopo i terremoti del 2016 e 2017, con l’obiettivo di consolidare e ampliare il lavoro finora svolto per la rigenerazione del territorio. Il nuovo accordo stabilisce un quadro di collaborazione che prevede lo scambio regolare di conoscenze ed esperienze tra le parti, lo sviluppo e l’implementazione di progetti volti alla ricostruzione globale delle aree colpite, considerando non solo l’aspetto fisico, ma anche quello economico, sociale e culturale.
La cerimonia della firma si è tenuta presso il Centro “Accupoli”, dove il Sindaco di Accumoli, Mauro Tolomei, ha accolto i partecipanti. In questa occasione, i Cameristi dell’Accademia Vicino di Accumoli, diretti dal Maestro Johannes Wildner, insieme al Coro di Accumoli, hanno offerto intermezzi musicali tra gli interventi dei relatori.
Nel suo discorso, Tolomei ha sottolineato l’importanza dell’accordo per la comunità locale, definendo la giornata come un momento cruciale per il futuro di Accumoli. Il sindaco ha espresso gratitudine all’Università di Krems, al popolo austriaco e all’ambasciatore Martin Eichtinger per il supporto continuo. Ha anche ricordato la visita dell’ambasciatore nei giorni precedenti ad Accumoli e la successiva accoglienza di una delegazione del comune presso l’Ambasciata d’Austria a Roma. “Questo accordo, che durerà negli anni a venire, è fondamentale per accelerare ulteriormente la ripartenza di questi luoghi”, ha dichiarato Tolomei.
Il Rettore dell’Università di Krems, Friedrich Faulhammer, ha evidenziato l’approccio interdisciplinare adottato dall’istituto nella collaborazione con Accumoli, un approccio che combina attività teoriche e pratiche, coinvolgendo attivamente la comunità locale. Faulhammer ha spiegato che l’università è particolarmente interessata a progetti che integrano la ricerca scientifica con una funzione sociologica, ponendo l’accento sull’importanza di un approccio olistico nella ricostruzione. Ha affermato che, dopo cinque anni di cooperazione, è il momento di portare il lavoro a un livello superiore, trasformando le conoscenze accademiche in soluzioni pratiche utili alla società.
Dopo l’intervento del Prefetto di Rieti, Pinuccia Niglio, il Professor Christian Hanus, direttore scientifico del Laboratorio di ricerca sul Patrimonio culturale sostenibile dell’Università di Krems, ha presentato i progetti conclusi, in corso e futuri della Scuola di Ricostruzione di Accumoli. Tra i progetti già completati, si evidenziano quelli relativi allo sviluppo di metodologie per la ricostruzione partecipata e all’utilizzo di accademie musicali internazionali come strumento di rigenerazione.
La Scuola di Ricostruzione di Accumoli è nata nel novembre 2019 in risposta alla devastazione causata dai terremoti che hanno colpito l’Italia centrale tra l’agosto del 2016 e il gennaio del 2017. Accumoli, uno dei comuni più gravemente danneggiati, è stato scelto come sede per questa iniziativa, resa possibile grazie al sostegno logistico fornito dal Comune, che ha messo a disposizione una struttura antisismica in legno situata su una collina che domina il centro storico distrutto.
La scuola è coordinata dal Laboratorio di ricerca per il Patrimonio Architettonico Sostenibile dell’Università per la formazione continua di Krems e coinvolge una vasta rete di partner scientifici internazionali, tra cui l’Università La Sapienza di *Roma, l’Università di Camerino, il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo, l’Università di Tecnologia ed Economia di Budapest (BME), l’Università Masaryk di Brno, l’Università Slovacca di Tecnologia di Bratislava (STU) e l’Istituto di Meccanica Teorica e Applicata dell’Accademia delle Scienze della Repubblica Ceca (ITAM).
Negli ultimi anni, la scuola ha sviluppato e implementato diversi progetti internazionali, molti dei quali già completati. Questi progetti spaziano dalla creazione di metodi per la ricostruzione partecipata, all’uso di accademie musicali come strumento di rigenerazione, fino all’impiego di robot multisensoriali per interventi post-catastrofe. Tra i progetti futuri, vi è la progettazione di centri storici a emissioni zero, l’uso di ricostruzioni virtuali e interattive per supportare la ricostruzione fisica, e l’incremento della resilienza delle strutture urbane storiche.
L’accordo firmato ieri rappresenta un passo significativo per il futuro della Scuola di Ricostruzione di Accumoli e rafforza ulteriormente i legami tra Italia e Austria in un contesto di collaborazione internazionale volto alla rinascita di territori duramente colpiti dai disastri naturali.
Commenta per primo