Nuove coperture evitano stop ai cantieri nei Comuni umbri colpiti
La recente approvazione dell’emendamento al decreto di bilancio introduce una modifica decisiva per la gestione delle spese legate al Superbonus nei territori umbri colpiti dal terremoto del 2016. La misura consente di riconoscere coperture aggiuntive per le lavorazioni rimaste fuori rendicontazione, un nodo che negli ultimi mesi aveva messo in difficoltà numerosi proprietari e imprese impegnati nella ricostruzione privata.
Secondo quanto evidenziato da Paola Agabiti, vicepresidente del Consiglio regionale dell’Umbria, il provvedimento rappresenta una risposta attesa da chi opera nei Comuni del cratere, dove diversi interventi rischiavano di bloccarsi lasciando costi rilevanti a carico dei cittadini. La norma interviene su un punto considerato critico dagli operatori: la possibilità per i commissari straordinari e per gli Uffici speciali di autorizzare un incremento integrativo del contributo sisma, così da coprire le spese maturate ma non rendicontate entro le scadenze previste.
La modifica all’articolo 112 della disciplina sulla ricostruzione viene descritta come un passaggio necessario per superare le difficoltà generate dalla complessa gestione del Superbonus negli anni precedenti. L’obiettivo è garantire continuità ai cantieri, evitando interruzioni che avrebbero potuto rallentare ulteriormente il percorso di recupero dei centri colpiti dal sisma.
Agabiti sottolinea come la misura si inserisca in un quadro di responsabilità istituzionale volto a tutelare famiglie e imprese, assicurando un coordinamento più efficace tra interventi privati e opere pubbliche. La possibilità di riconoscere le spese non rendicontate viene considerata un elemento essenziale per dare stabilità agli operatori e ridurre l’incertezza che aveva caratterizzato gli ultimi mesi.
Il provvedimento, accolto dal Governo su proposta parlamentare, punta a evitare nuovi aggravi economici per i proprietari e a sostenere la prosecuzione degli interventi già avviati. Il coordinamento del commissario straordinario Guido Castelli viene indicato come un fattore determinante per superare le difficoltà legate alla scadenza del Superbonus e per accompagnare i territori verso una fase più stabile della ricostruzione.
Nei Comuni umbri del cratere, dove la ricostruzione privata rappresenta una componente fondamentale del ritorno alla normalità, l’emendamento viene percepito come uno strumento capace di rimettere in sicurezza il percorso dei cantieri, garantendo maggiore prevedibilità e riducendo il rischio di ulteriori rallentamenti. La copertura delle spese residue, rimaste finora prive di un quadro normativo chiaro, consente di chiudere una delle questioni più delicate per cittadini e imprese coinvolti nel processo di recupero post‑sisma.

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