Norcia, l’ospedale sarà sicuro e tecnologico, ma ci vorrà del tempo

Norcia, il 24 agosto sit-in della Cgil davanti all’ospedale cittadino

di Marcello Migliosi
Norcia, l’ospedale sarà sicuro e tecnologico, ma ci vorrà del tempo. 
«Norcia riavrà il suo ospedale e sarà sicuro e molto più tecnologico», a dirlo è Walter Orlandi, direttore regionale sanità è welfare dell’Umbria. Ci sono quattro milioni e mezzo di euro per la ricostruzione e la messa a norma del nosocomio nursino. «E’ certo – spiega Orlandi – che l’ospedale si rifarà lì, sarà adeguato, consolidato e sarà tecnologicamente avanzato». La Regione, quindi, ha assegnato quattro milioni e mezzo di euro. I tempi, che sono quelli che premono di più ai cittadini di Norcia, sono cadenzati sulle tempistiche previste dalle normative. Poi, ovvio, serviranno i soldi per tutti gli ammodernamenti tecnologici.

Bisogna fare la gara per l’assegnazione della progettazione, una volta fatto il progetto bisogna metterlo in gara per la realizzazione dell’opera, insomma, cinque o sei mesi per percorso, in Regione sperano di poter dare il via entro la fine del prossimo anno. Come dire, la vediamo dura, ma la buona volontà da parte della Regione c’è tutta, anche a fronte dell’attenzione della presidente, Catiuscia Marini.

La buona notizia, quindi, è che  il tutto è stato finanziato, quella cattiva, invece, è che i tempi imposti dalla burocrazia sono, come al solito, ere geologiche. Individuare la ditta che farà la progettazione e quella che realizzerà l’opera richiederà, purtroppo diverso tempo. Per la parte strutturale, quindi, i soldi ci sono per intero.

«L’ospedale di Norcia – assicura Luca Barberini, assessore alla sanità della Regione Umbria – sarà specializzato in telemedicina, ma anche in medicina generale, diagnostica, chirurgia ambulatoriale, lungodegenza, telemedicina territoriale in particolare per patologie croniche (diabete, scompenso , Bronco Pneumopatia Cronica Ostruttiva ). A questo, aggiunge, ci sarà il collegamento domicilio territorio ospedale, dialisi ambulatoriale, pronto soccorso con posti osservazione breve, collegamento telematico con ospedali emergenza urgenza e pista elisoccorso (per altro già attiva ndr)».

Certo i propositi, anche molto buoni, ci sono tutti, il problema, però, è il tempo che dovrà, purtroppo, passare per arrivare alla inaugurazione della struttura. E questo, soprattutto se si tiene conto che a Norcia, oggi come oggi, non c’è ospedale né staff di medici specialisti, se non quelli che arrivano da fuori. Cittadini arrabbiati, ovvio, ma, per lo meno, siamo in grado di dare una buona notizia: l’ospedale resterà dov’è sempre stato e non sarà delocalizzato, come inizialmente si era pensato. Tant’è che il sindaco Alemanno aveva già individuato l’area dove farlo sorgere.

Nel corso dei mesi, infatti. la tematica inerente il nosocomio di Norcia è stata oggetto di approfondimento negli incontri che sono stati fatti in città. L’interesse per l’ospedale nursino è sempre stato vivo sia da parte dell’ Amministrazione sia, soprattutto, da parte dei cittadini.

Dal Comune ci assicurano che: “Si sta lavorando al fine di percorrere la strada più agevole per tornare ad avere il nostro ospedale, che rientra in un’ottica di potenziamento dei servizi territoriali. Nel frattempo sono stati attivati servizi come l’elisoccorso, il servizio endoscopico e la mammografia digitale. Così come sono attivi diversi servizi di poliambulatorio“. Anche se le prenotazioni sembra siano difficili, gli specialisti pochi e presenti con cadenza quindicinale.

Su questo argomento abbiamo sentito la dottoressa Simonetta Antinarelli, direttore, ad interim, del Distretto sanitario della Valnerina. «Attualmente all’ospedale di Norcia – dice al telefono – funziona il primo soccorso, il 118, tutti i poliambulatori, la radiologia, i posti di osservazione da primo soccorso e due posti di day hospital». Nei poliambulatori, come conferma Antinarelli, ci sono “molte specialità”. «Per dare le prime risposte alla popolazione – afferma – siamo piuttosto organizzati».

Rispetto ai tempi di attesa per una visita specialistica, uno dei problemi più sentiti dalla popolazione, la responsabile del distretto sanitario dice che: “Alcune specialità, dato che i medici vengono da fuori, c’è da aspettare. Ma, mediamente, abbiamo dei tempi di attesa più brevi rispetto a quello del resto dell’azienda.  

A quanto se ne sa, l’ospedale di Norcia dopo i sopralluoghi e le verifiche, sembra non aver subito dai terremoti danni estremi nella parte allestita nell’ ex convento dell’Annunziata, ma proprio per la sua natura,  sarà oggetto comunque di lavori importanti che, come detto, sono già stati finanziati dalla Regione.

Sarebbe indispensabile premere sull’acceleratore delle procedure. A Norcia ci sono tanti anziani, una popolazione con tantissime esigenze di carattere sanitario e, nella gran parte dei casi, con enormi difficoltà per spostarsi negli ospedali di Spoleto, Foligno e Terni. Cosa si può fare per accelerare i tempi? Bussare alla porta di chi può ridurre le pastoie burocratiche e, vivaddio, l’abbiamo chiesto a tutti nel corso di questi anni: “Si riuscirà a non farci stritolare dalla burocrazia?”. La risposta è stata sempre sì…infatti!

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