
Monti Sibillini nello speciale Meridiani Montagne, svela il “sentiero Italia Cai”
Una storia italiana lunga e bellissima, nata agli inizi degli anni ottanta dalla visione sognatrice di un gruppo di camminatori esperti, che ha purtroppo rischiato di finire nel dimenticatoio. A “salvarla” i soci e i volontari del Club Alpino Italiano che, come per le migliori invenzioni, si sono prodigati per trasformare un’eccezionale idea in un patrimonio collettivo da lasciare alle generazioni future. Il risultato è un tracciato completo, da nord a sud e isole comprese, segnalato e mantenuto con cura: “un’autostrada verde” di oltre 7 mila chilometri con circa 500 tappe in 20 regioni.
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Al suo interno una cartina su tre pagine presenta per la prima volta tutto il sentiero tracciato.
Protagonisti del numero sono dodici reportage e quaranta tappe, da svolgersi in due massimo sei giorni, che rappresentano il “Best Of” con cui inaugurare il Sentiero Italia CAI: dalle Alpi Giulie al Cervino, dal Gran Sasso all’Etna, passando per gli Appennini e approdando nelle isole. Si parte quindi dal Friuli Venezia Giulia per scendere in Veneto e risalire in Trentino. Ci si sposta in Lombardia poi in Val d’Aosta dove il reportage è dedicato ad una tre giorni di cammino tra il Cervino e le valli del Monte Rosa. E poi in Piemonte, e ancora Emilia Romagna, Umbria e Marche, Abruzzo fin giù in Campania, Sicilia e Sardegna. Uno dei 12 reportage è infatti ambientato tra l’Umbria e le Marche e si intitola “Nelle terre della Rinascita”. Racconta le tappe del Sentiero Italia CAI che permettono di scoprire i Monti Sibillini tra antiche abbazie e campi fioriti. Con la guida dei loro tenaci abitanti, che non si sono arresi al terremoto (FOTO).
- D’autore l’introduzione del numero, firmata da Riccardo Carnovalini, uno dei pionieri del Sentiero che in prima persona racconta come ebbe inizio l’idea di percorrere lo Stivale a piedi, in modo lento e sostenibile.
Quella di Meridiani Montagne è un’opera inedita che supera il tradizionale perimetro delle guide turistiche e delle precedenti pubblicazioni sul tema offrendo contenuti “di viaggio” nuovi ed esclusivi a matrice culturale, storica, paesaggistica. Ogni percorso è infatti l’occasione per ammirare panorami mozzafiato grazie ad uno straordinario portfolio di immagini ma anche per incontrare i protagonisti del territorio che in prima persona raccontano le peculiarità della zona e le loro tradizioni, come spiega lo stesso direttore Paolo Paci nel suo editoriale: “Incontrerete i veri protagonisti del Sentiero Italia CAI. I fiori, gli animali, la geologia fantastica delle nostre montagne.
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E soprattutto gli abitanti delle Terre Alte, custodi dei territori più autentici e più fragili.
Rifugisti che inventano nuovi modelli di ospitalità, guide che vivono il proprio lavoro come una missione, sindaci e operatori che promuovono le economie locali e non si arrendono all’abbandono della montagna, nemmeno al terremoto. Simboli di resilienza e di rinascita. Il Sentiero Italia CAI, tra i tanti meriti, ha quello di averceli fatti conoscere: sono loro i migliori compagni di escursione”.
Come sempre, allegato al numero Meridiani Montagne presenta le cartine dedicate ai percorsi suggeriti.
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