
Sabato 8 agosto 2015, alle ore 18.30, presso la Chiesa della SS. Annunziata del borgo medioevale di Postignano (PG) si terrà, con ingresso gratuito, un concerto di musica lirica e contemporanea con il Trio Musco – De Vincenzi: alla voce, la soprano di coloratura, spoletina di nascita ma parigina di adozione, Michela Musco, al piano Alfredina De Vincenzi e al sax Alessandro Musco.
Il trio presenterà un repertorio che spazia da arie d’opera per soprano di coloratura di grandi compositori quali Rossini, Puccini, Offenbach e Gounod, fino ai temi di musica da film più conosciuti di Ennio Morricone, con qualche envolée lyrique in terra napoletana ………
L’iniziativa è nell’ambito della quarta edizione della manifestazione culturale estiva “Un Castello all’orizzonte” organizzata dai proprietari che hanno restaurato il borgo abbandonato, gli architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.
Michela Musco, soprano www.michelamusco.com
Un castello all’orizzonte
Michela Musco studia dapprima pianoforte, poi sassofono e canto jazz (Jazz University e Umbria Jazz Clinics /Berklee College of Music).
In duo con il fratello Alessandro Musco, sassofonista, prende parte a diverse trasmissioni televisive di RAI 1. Nel 1990, il duo “Michela e Alessandro Musco” è selezionato come unico rappresentante della Regione Umbria a partecipare al programma “Gran Premio dello Spettacolo”, talent show, su RAI 1, presentato da Pippo Baudo.
Arrivata a Parigi, Michela si iscrive al conservatorio, al fine di conseguire il diploma di Canto Lirico che ottiene nel 2007, con il massimo dei voti e la lode.
Nel 2005, sempre a Parigi, ottiene il 2° Prix d’Excellence in Arte Lirica al Concorso Internazionale Léopold Bellan. Tra i suoi spettacoli lirici, si segnalano: il suo ruolo di solista nella Fantasia di L. Van Beethoven sotto la direzione del M ° Bruno Garlej; il ruolo del soprano nell’opera The Door di Tom Johnson, sotto la direzione dello stesso compositore; ed il ruolo della Regina della Notte nel Flauto Magico di W.A. Mozart, a cura di Christiane Issarteel.
Ha partecipato a eventi come “Voci e Volti Nuovi Castrocaro”, “Aosta Jazz Festival”, “Festival En Découvrance”, “Grand Prix de la Chanson Française Yves Montand”, “Les Mans Cité Chansons”, “Musiqu’en fleur”, “Sacro Sono“, “Natale in Abbazia”, “Estate Spoletina”, “Vocalises ” e molti altri.
Michela collabora con numerosi artisti francesi ed internazionali in ambiti jazz, classici, rock, gospel….. Si ricorda la sua collaborazione con la band “Coverqueen, Hommage à Freddie Mercury”, coverband ufficiale francese dei Queen, con la quale si è esibita al Bataclan di Parigi, ad Eurodisney, al Petit Journal Montparnasse e alla Fête de la Musique di Nizza davanti ad un pubblico di 20.000 persone.
ALFREDINA DE VINCENZI, piano
Alfredina De Vincenzi inizia a studiare pianoforte all’età di sette anni con l’insegnante Maria Boldini Splendore per poi proseguire gli studi con l’insegnante Maria Flaminia Spaventi presso il Conservatorio “F. Morlacchi” di Perugia nel quale consegue nel 1991 il diploma di pianoforte. Da allora ha svolto attività artistica in qualità di solista, in contesti di musica d’insieme, in concerti per pianoforte a quattro mani e come pianoforte accompagnatore, partecipando a corsi di interpretazione e a seminari con i maestri: Luciano Cerroni, Franco Scala e Gyorgy Sandor. Svolge anche attività didattica presso la scuola primaria e ha partecipato in qualità di direttore di coro di voci bianche in “La Boheme” di G.Puccini presso il Teatro Lirico Sperimentale “A.Belli” di Spoleto.
ALESSANDRO MUSCO, sax
Alessandro Musco inizia a suonare il sax contralto da autodidatta all’età di 16 anni e scopre presto di possedere una naturale inclinazione per questo strumento. Successivamente si perfeziona partecipando a diversi seminari con musicisti come: Kenny Garrett, George Garzone, Gary Burton, Gianni Oddi, Maurizio Giammarco, Claudio Fasoli. Nel 1991 vince ad Umbria Jazz una borsa di studio per il Berklee College of Music di Boston, mentre nel 1992 vince il primo premio come solista al Gran Premio del Jazz di Aosta. Nel frattempo esegue una intensa attività musicale sia in ambito jazzistico con varie formazioni, sia in ambito musica leggera-pop con la sorella Michela.
Alla fine degli anni ’60, l’architetto americano Norman F. Carver definì il Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns”.
Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un albergo “diffuso” – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica chiesa, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.
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