
Disabile morta a Cascia, accertamenti anche sui conti correnti, si attende esito autopsia
Indagini patrimoniali sulle due donne disabili sono state disposte dalla procura di Spoleto che da circa un anno e mezzo vivevano a Onelli di Cascia, insieme a una badante di 68 anni, ora indagata. Il reato contestato è quello di maltrattamenti. Sul corpo della 48enne infatti sono stati trovati dei lividi e dei segni che potrebbero essere compatibili anche con delle percosse.
Patrizia Canini di 48 anni è morta giovedì mattina, poco prima dell’arrivo dei soccorritori, allertati dalla stessa badante. L’altra disabile, 46 anni, è stata trasportata in ospedale per accertamenti, anche sul suo corpo è stata constatata la presenza di lividi, la cui natura è da accertare.
L’autopsia disposta sulla donna deceduta e affidata ai medici Luca Tomassini e Sara Riccioni, dovrà anche chiarire alcuni aspetti e fare chiarezza sui motivi del decesso della 48enne.
I carabinieri di Norcia, sotto il coordinamento della Procura di Spoleto (il pm Andrea Claudiani è titolare del fascicolo), stanno effettuando tutte le verifiche proprio con la donna ricoverata. Ed è proprio la seconda donna che potrebbe dare una svolta all’indagine.
Entrambe provenienti dalla provincia di Rieti in Umbria non avevano un medico di famiglia, né alcuna forma di assistenza sanitaria. I carabinieri di Norcia intendono indagare anche sui conti correnti e più in generale sul patrimonio delle due donne.
Il contatore della corrente nell’abitazione era staccato quando gli inquirenti sono arrivati. In quella casa si viveva senza luce, solo con il solo riscaldamento di una stufa a legna, mentre si cucinava con una bombola a gas.
Perché le tre donne si trovavano a vivere lì? In che condizioni vivevano? Quale era il rapporto tra di loro? Ma cosa avveniva all’interno di quell’abitazione? Tutti interrogativi a cui stanno cercando di dare una risposta gli inquirenti, mentre si sa che la casa è di proprietà di una quarta persona.

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