
Cohousing e solidarietà, raccolta fondi in 350 piazze
Sabato 17 e domenica 18 maggio la Fondazione Santa Rita da Cascia sarà presente in oltre 350 piazze italiane per la nuova edizione dell’iniziativa “Le Rose di Santa Rita”, con l’obiettivo di raccogliere fondi a sostegno dei più fragili, in particolare per il progetto “Dopodinoi”. L’evento, nato nel 2017 e cresciuto nel tempo per numero di adesioni e risorse raccolte, punta quest’anno a finanziare un innovativo modello di cohousing per 12 giovani adulti con autismo di medio-alto funzionamento, realizzato a Bastia Umbra (PG).
Al centro dell’iniziativa vi è una casa intelligente pensata per garantire autonomia, benessere e sicurezza agli ospiti. Il progetto, che ambisce a diventare un punto di riferimento nazionale, integra soluzioni tecnologiche avanzate e nasce con la consulenza scientifica del Politecnico di Torino. La struttura sarà dotata di sistemi di domotica, isolamento acustico, illuminazione modulata e arredi progettati per rispondere alle esigenze sensoriali e cognitive dei residenti.
L’edizione 2025 dell’evento si ispira ancora una volta al simbolo del miracolo della rosa, legato alla figura della Santa di Cascia. Secondo la tradizione, in un rigido inverno, una rosa fiorì miracolosamente nel giardino della casa natale di Rita, mentre la donna era in fin di vita. Questo segno prodigioso oggi si trasforma in gesto concreto di solidarietà, attraverso la distribuzione di piantine di rose in cambio di una donazione.
In Umbria saranno sei i punti solidali attivi, tra cui Cascia stessa, con un banchetto sotto i portici di Viale Santa Rita operativo fino al 21 maggio. Le altre postazioni saranno collocate a Perugia, Pietralunga, Polino, Montecastrilli e Casteltodino. In ciascuna piazza i volontari della Fondazione offriranno piantine contenute in eleganti borse rosse realizzate con materiale riciclato, anche ordinabili online sul sito dedicato rosedisantarita.org.
L’obiettivo di quest’anno è raccogliere almeno 250mila euro per completare e sostenere il progetto “Dopodinoi”, nato per colmare un vuoto assistenziale diffuso. In Italia, infatti, i servizi per persone autistiche spesso si interrompono con il raggiungimento della maggiore età, lasciando le famiglie in balia dell’incertezza. La struttura di Bastia Umbra punta a offrire una risposta concreta a questo problema, proponendo una casa dove vivere in autonomia supportata e in un ambiente che favorisca l’inclusione e la qualità della vita.
La gestione della struttura sarà affidata alla Fondazione ANGSA Umbria ETS, che da anni opera nel campo dell’autismo e si occuperà della selezione e del supporto degli abitanti. Il progetto ha finora già beneficiato di un investimento di 265mila euro da parte della Fondazione Santa Rita, che ha permesso di sostenere oltre cento persone con disabilità intellettiva in vari percorsi di vita autonoma.
Secondo i dati dell’Osservatorio nazionale per l’autismo (OssNA), in Italia un bambino su 77 è nello spettro autistico e le persone coinvolte sono oltre 600mila. Molte di loro, una volta raggiunta la maggiore età, non trovano risposte adeguate e rischiano l’isolamento o l’inserimento in strutture non idonee.
Il progetto in Umbria vuole essere un’alternativa concreta, replicabile su scala nazionale, grazie anche alla stretta collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino. I ricercatori stanno curando in particolare l’organizzazione degli spazi e l’integrazione di tecnologie capaci di supportare i momenti critici e garantire sicurezza. Particolare attenzione è rivolta alle “zone calme”, pensate per il rilassamento nei momenti di maggiore stress sensoriale.
Nel fine settimana del 17 e 18 maggio, quindi, sarà possibile sostenere questo percorso andando in una delle numerose piazze aderenti e ricevendo in cambio una rosa, simbolo della speranza che la Fondazione intende coltivare. Chi non potrà essere fisicamente presente, potrà effettuare una donazione attraverso il sito rosedisantarita.org e ricevere la piantina direttamente a casa.
L’evento si inserisce nelle celebrazioni per la Festa di Santa Rita, che culmineranno il 22 maggio a Cascia. Ogni anno, oltre un milione di pellegrini visitano la città umbra per rendere omaggio a una delle sante più amate al mondo. La Fondazione, guidata da Madre Maria Grazia Cossu, continua a promuovere i valori ritiani attraverso iniziative sociali concrete, mantenendo vivo il legame tra spiritualità e solidarietà.
Il percorso della Fondazione negli ultimi anni ha ampliato il proprio raggio d’azione, passando dal sostegno alle povertà materiali all’impegno diretto verso le fragilità intellettive. “Le Rose di Santa Rita” rappresentano oggi uno dei momenti più significativi di questo impegno, con il coinvolgimento di centinaia di volontari e migliaia di donatori in tutta Italia.
L’intervento su Bastia Umbra è solo un tassello di un progetto più ampio che mira a costruire una rete di accoglienza e supporto a misura di persona. Con l’auspicio che la casa del futuro possa diventare una realtà diffusa, l’invito rivolto a tutti è quello di contribuire, con un piccolo gesto, alla costruzione di un futuro più felice e inclusivo per i giovani adulti nello spettro autistico.
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