Castelli Firma Intese Vitali: Continuità Assicurata a Enti e Cittadini
La Cabina di coordinamento per il sisma, guidata dal Commissario straordinario Guido Castelli, si è riunita il 19 dicembre a Roma e ha varato un insieme di proroghe essenziali. Queste decisioni mirano a preservare l’impulso operativo e amministrativo nei processi di ricostruzione nei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, feriti dai terremoti a partire dal 24 agosto 2016. Enti locali, famiglie e aziende potranno così proseguire senza intoppi i lavori in corso, evitando blocchi che rischierebbero di dilatare i tempi di ripresa.
Castelli ha sottolineato l’importanza di queste misure, spiegando che esse blindano l’impegno degli attori coinvolti e mantengono il ritmo di una ricostruzione che non tollera soste. “Trasformeremo le risorse in cantieri reali, spingendo sull’acceleratore pur salvaguardando gli standard qualitativi, in linea con le istanze raccolte dai territori”, ha precisato il Commissario. L’approccio tiene conto delle difficoltà pratiche emerse sul campo, fornendo margini temporali realistici per completare pratiche e avviare nuovi interventi.
Nel dettaglio, per la ricostruzione pubblica legata al sisma del 2016, le proroghe intervengono su più fronti per assicurare fluidità ai procedimenti. Fino al 31 dicembre 2026 resta in vigore l’esenzione dall’obbligo di qualificazione per le stazioni appaltanti comunali durante l’esecuzione dei contratti. Analoga estensione tocca al regime provvisorio sul Building Information Modeling (BIM), che altrimenti genererebbe ostacoli tecnici negli avanzamenti. Queste stesse agevolazioni valgono per i progetti finanziati in toto o parzialmente dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari (PNC) al PNRR, garantendo uniformità.
Inoltre, i termini per affidare le progettazioni relative alle ordinanze commissariali n. 137 del 2023, n. 129 del 2022 e n. 109 del 2020 slittano al 31 dicembre 2025. Per l’avvio dei lavori su queste opere, la scadenza è fissata al 31 maggio 2026, con verifica da parte della struttura commissariale e degli Uffici Speciali per la Ricostruzione (USR) locali. Tali mosse rispondono alla necessità di non interrompere flussi già impostati, permettendo una gestione più serena delle risorse disponibili.
Sul versante della ricostruzione privata per il sisma 2016, le nuove ordinanze allungano al 31 dicembre 2026 le finestre per depositare le richieste di contributo, specie per i danni più estesi. Contemporaneamente, si prorogano allo stesso limite i periodi di conservazione delle strutture provvisorie e definitive al servizio di attività economiche, agricole e zootecniche. Questa flessibilità affronta nodi pratici riscontrati in fase esecutiva, prevenendo squilibri normativi che potrebbero colpire duramente residenti e imprenditori.
Per i sismi più recenti – quelli del 9 novembre 2022 ad Ancona, Pesaro e Fano nelle Marche, e del 9 marzo 2023 a Umbertide, Gubbio e Perugia in Umbria – arrivano analoghi sollievi. Nella sfera privata, i termini per manifestare l’interesse al contributo di ricostruzione e per trasmettere all’USR la domanda di analisi preliminare del danno operativo si estendono al 31 marzo 2026. Ciò permette ai proprietari di organizzare con calma i passi iniziali, mentre gli uffici competenti pianificano le istruttorie in sequenza ordinata.
Per la ricostruzione pubblica in queste zone, l’esonero dalla qualificazione delle stazioni appaltanti dura fino al 31 dicembre 2026 per l’esecuzione contrattuale. Negli USR di Marche e Umbria, la proroga si allarga fino alla stessa data anche per progettazione e affidamento, creando un ciclo integrato privo di cesure. Infine, per rafforzare la base progettuale, il limite per inviare agli USR i documenti orientativi o i progetti preliminari passa dal 31 dicembre 2025 al 31 marzo 2026, favorendo una programmazione più robusta e allineata alle urgenze territoriali.
Queste intese rappresentano un passo concreto verso la normalizzazione delle aree colpite, dove migliaia di persone attendono di ricostruire vite e attività. La Cabina, presieduta da Castelli dalla sede istituzionale in Palazzo Wedekind a Roma, continua a monitorare l’evoluzione, bilanciando urgenza e rigore normativo in un contesto complesso.

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