
Al convegno il ruolo della quarzarenite nella ricostruzione
Si è svolto a Norcia, il 2 luglio, un incontro dedicato alla ricostruzione e alla riqualificazione urbana nelle aree colpite dal sisma, con un focus sulle potenzialità della quarzarenite di Mistretta. Il convegno, promosso da Sepam Stone – azienda messinese specializzata nell’estrazione e lavorazione di questa pietra naturale – ha riunito professionisti del settore edile, tecnici e amministratori locali, con l’intento di promuovere materiali resilienti e sostenibili nelle operazioni di ricostruzione post terremoto.
All’evento hanno partecipato, oltre ai promotori, anche il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, e quello di Cascia, Mario De Carolis, che hanno introdotto i lavori insieme a Claudio Eustacchi, amministratore delegato della Edilcasa Caccamo, distributore regionale dei prodotti Sepam. A seguire, l’intervento tecnico dell’Università degli Studi di Palermo ha fornito approfondimenti sulla pietra quarzarenite attraverso uno studio sulle murature storiche, esaminando nello specifico il caso di Mistretta, luogo d’origine del materiale.
I docenti universitari Calogero Vinci e l’ingegnere Erica La Placa hanno illustrato le caratteristiche fisico-meccaniche della quarzarenite: una pietra che unisce solidità strutturale e flessibilità d’impiego. Tra i suoi punti di forza sono stati evidenziati l’elevato grado di resistenza alla compressione, all’usura e agli agenti atmosferici, oltre alla sua impermeabilità e all’efficacia in contesti soggetti a gelo. Secondo gli esperti, questi aspetti la rendono un materiale particolarmente indicato per la ricostruzione in aree sismiche, garantendo allo stesso tempo durabilità e compatibilità con il tessuto edilizio storico.
Durante la tavola rotonda, moderata dagli organizzatori, sono stati esposti casi concreti di utilizzo della quarzarenite in ambiti urbani e progetti di recupero. L’architetto Annalisa Lombardi ha presentato gli interventi di riqualificazione eseguiti a Rieti, in particolare nelle piazze Mazzini e Oberdan, mentre l’architetto Sergio Giorgi ha descritto l’applicazione della pietra in due interventi realizzati nel comune di Castelraimondo, tra cui la pavimentazione di un parcheggio e il recupero di una frazione storica.
L’iniziativa ha coinvolto numerosi operatori locali, tra cui imprese di costruzione e tecnici provenienti dai territori di Norcia, Cascia e comuni limitrofi. Una parte significativa dell’incontro è stata dedicata all’illustrazione del sistema Corkstone, una soluzione innovativa per l’isolamento degli edifici. Il sistema, composto da sughero biondo, rete in fibra di vetro, collante minerale e rivestimento in pietra quarzarenite, è stato progettato per essere applicabile anche in zone ad alto rischio sismico. I test condotti su trazione e scivolamento verticale ne hanno confermato la stabilità strutturale.
Il convegno ha sottolineato l’importanza di un’edilizia attenta al contesto, capace di coniugare innovazione e rispetto per l’identità architettonica dei luoghi. L’uso di materiali come la quarzarenite di Mistretta, oltre a offrire prestazioni elevate, si inserisce in una visione più ampia di sostenibilità e valorizzazione del patrimonio locale.
Nel corso della giornata è emersa una volontà condivisa tra aziende, progettisti e istituzioni: restituire forma e memoria ai territori colpiti, puntando su tecnologie e materiali capaci di rispondere alle esigenze attuali senza rinunciare alla coerenza storica e culturale. La pietra di Mistretta, per le sue peculiarità, è stata proposta come simbolo e strumento concreto di questo processo di rigenerazione.
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