Mozione sulla ricostruzione post-sisma non votata per mancanza di quorum

Discussione rinviata: proposte sulla sicurezza edilizia post-sisma 2016

Mozione ricostruzione post-sisma non votata mancanza di quorum

Mozione sulla ricostruzione post-sisma non votata per mancanza di quorum

La mozione presentata dai consiglieri Vincenzo Bianconi (gruppo misto) e Thomas De Luca (Movimento 5 Stelle), riguardante modifiche alla normativa sugli interventi di demolizione e messa in sicurezza degli edifici danneggiati dal sisma del 2016, non è stata votata per l’assenza del numero legale durante la seduta tenutasi a Palazzo Cesaroni il 10 settembre 2024.

Il documento presentato propone di aggiornare il “Testo unico della ricostruzione privata”, con l’obiettivo di accelerare le operazioni di recupero e rimozione degli edifici pericolanti o abbandonati che ancora caratterizzano le aree colpite dal terremoto. Bianconi, intervenendo in Aula, ha sottolineato come, nonostante siano trascorsi circa otto anni dal sisma, molti edifici risultino ancora inagibili o ridotti a cumuli di macerie, rappresentando un rischio sia per la sicurezza pubblica che per l’immagine del territorio.

Questi edifici, secondo Bianconi, si trovano spesso lungo strade ad alto traffico o nei centri storici delle località turistiche della Valnerina, incrementando la sensazione di abbandono e degrado. L’assenza di interventi adeguati, ha detto il consigliere, rischia di vanificare gli sforzi compiuti dalle istituzioni e dai privati per rilanciare un’economia locale fortemente dipendente dal turismo, soprattutto quello legato alla natura, alla cultura e alla gastronomia. Ha inoltre sottolineato come l’area stia attirando un rinnovato interesse turistico, che potrebbe essere compromesso dalla presenza di edifici pericolanti e rovine.

L’iniziativa dei consiglieri propone che i Comuni possano intervenire direttamente, qualora i proprietari degli immobili danneggiati non provvedano alla loro messa in sicurezza o demolizione. Tuttavia, viene specificato che gli interventi dovrebbero seguire un ordine di priorità, con particolare attenzione a situazioni di rischio per la pubblica incolumità, la salubrità e l’igiene, nonché a quei casi in cui i ruderi rappresentino un ostacolo per la ricostruzione o la riparazione degli edifici adiacenti.

Bianconi ha evidenziato la necessità di un’azione coordinata per garantire una reale tutela del patrimonio paesaggistico regionale, contribuendo così alla rinascita delle comunità locali. Secondo il consigliere, la rimozione dei segni più evidenti del sisma, come le macerie e le strutture pericolanti, è essenziale per rilanciare l’economia turistica delle zone colpite.

La mozione, quindi, invita la Giunta regionale a intervenire presso tutte le sedi istituzionali competenti per ottenere modifiche normative che consentano ai Comuni di agire anche in via sussidiaria. Questo permetterebbe di accelerare le operazioni di ricostruzione e di garantire una maggiore sicurezza nelle aree interessate dal terremoto del 2016. La proposta mira a sostenere non solo la messa in sicurezza degli edifici, ma anche il recupero del paesaggio, per favorire la ripresa economica delle comunità colpite.

Nonostante l’importanza del tema, la discussione non ha portato a una votazione per la mancanza del numero legale, e la mozione è stata rinviata a una prossima seduta del Consiglio regionale.

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