
Conclusi quasi 2mila cantieri privati post sisma in Umbria
Conclusi quasi 2mila – La ricostruzione post-terremoto in Umbria ha visto significativi progressi con la conclusione di 1.962 cantieri privati su un totale di 3.348 autorizzati dal 2016 a oggi. Il dato, diffuso dalla Struttura commissariale per la ricostruzione, evidenzia il ritorno nelle proprie abitazioni di numerosi residenti e la ripresa delle attività economiche nelle aree colpite.
A ridosso dell’ottavo anniversario della scossa di magnitudo 6,5 che colpì Norcia e diverse località di Umbria, Marche, Lazio e Abruzzo il 30 ottobre 2016, si registra un forte impegno nel settore della ricostruzione privata. Le domande di contributo presentate ammontano a 4.955, di cui 3.022 per danni lievi e 1.933 per danni gravi. Di queste richieste, ne sono state approvate 3.387.
Per quanto riguarda la “ricostruzione leggera” – quella che interessa i danni lievi – il processo è ormai vicino alla conclusione, con circa il 91% delle pratiche già approvate. La “ricostruzione pesante”, che copre i danni gravi, è a sua volta in fase avanzata, con una percentuale di approvazione delle pratiche che si attesta intorno all’80% delle richieste complete. Al 30 ottobre 2024, la somma richiesta attraverso le domande contributive ha raggiunto 1,720 miliardi di euro, di cui 618 milioni già liquidati. Di questi, circa il 25% è stato erogato solo nei primi dieci mesi del 2024.
Sul versante della ricostruzione pubblica, 432 interventi sono stati finanziati, per un totale di 707 milioni di euro assegnati. Di questi fondi, 94 milioni sono destinati a edifici scolastici, 56 milioni alle opere di urbanizzazione e infrastrutture, 35 milioni all’edilizia residenziale pubblica, 23 milioni per la mitigazione di dissesti, 18 milioni ai municipi e 7 milioni all’edilizia sanitaria e sociosanitaria. Della somma totale, oltre 445 milioni di euro sono gestiti tramite ordinanze speciali e coprono 140 interventi. Circa il 40% degli incarichi di progettazione di questi interventi è già stato affidato.
Oltre alla ricostruzione pubblica, sono stati previsti 205 interventi sui beni culturali, per un ammontare complessivo di 150,8 milioni di euro. Tali progetti, attuati principalmente tramite le Diocesi e gli Enti ecclesiastici riconosciuti, puntano al recupero di importanti patrimoni culturali colpiti dal sisma.
Sul fronte dell’assistenza abitativa, i nuclei familiari che beneficiano del Contributo di Autonoma Sistemazione (Cas) sono scesi a 816 per un totale di 1.369 persone, rispetto ai 2.352 nuclei e 5.527 persone assistite inizialmente. Questo calo testimonia il rientro in casa di 4.158 persone e 1.536 nuclei familiari, che hanno potuto fare ritorno nelle proprie abitazioni a conclusione dei lavori.
Questi risultati rappresentano un passo importante nella riqualificazione delle aree umbre devastate dal sisma del 2016, con l’impegno continuo delle istituzioni nel portare a termine la ricostruzione e ristabilire condizioni di normalità per le famiglie e le imprese locali.
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