Casa di riposo di Norcia, mancato avvio dei lavori relativi alla delocalizzazione

Casa di riposo di Norcia, mancato avvio dei lavori relativi alla delocalizzazione

Il Comitato esprime nuovamente la sua preoccupazione e rabbia per il mancato avvio dei lavori relativi alla delocalizzazione a Norcia della sede della Casa di Riposo dell’APSP “Fusconi – Lombrici – Renzi” di Norcia. Un’ opera indispensabile per consentire dopo sei anni, il ritorno a Norcia dei nostri anziani, ospitati dopo il sisma del 2016 presso l’Istituto “Santo Stefano” di Foligno a circa 70 km di distanza da Norcia. Secondo l’ultimo annuncio sui giornali, fatto dal Comune di Norcia, i lavori sarebbero dovuti iniziare al più presto, con una data di inizio prevista per febbraio 2022.


Fonte: Comitato Rinascita Norcia


Siamo a marzo, ma purtroppo non si vede nessuna attività lavorativa nell’area della sede storica della Casa di Riposo. Detta delocalizzazione, che la Protezione Civile avrebbe dovuto realizzare in collaborazione con il Comune di Norcia già nel lontano 2017, ancora non è stata attuata e ci ritroviamo ai soliti annunci che sanno di presa in giro per i familiari degli anziani che ogni volta che vogliono fare visita ai loro cari, debbono affrontare problemi logistici ed economici, specialmente in questo periodo di forte rialzo del carburante, gli stessi che debbono affrontare i dipendenti ormai allo stremo a causa di questo pendolarismo.

L’opera che avrebbe dovuto dare una soluzione rapida al problema viene facilitata grazie al cospicuo contributo donato dai Lion International. Detti ritardi, che riguardano anche la ricostruzione della sede terremotata ancora da progettare, oltre a creare disagi all’utenza e ai dipendenti, stanno creando seri problemi economici all’Azienda Pubblica Servizi alla Persona di Norcia, a causa delle minori entrate derivanti dalle rette, per la continua diminuzione degli ospiti, poco invogliati ad andare in una struttura per loro lontana.

Anche perché l’Istituto “S. Stefano” dal 2021 in maniera unilaterale e ingiustificata, non ha rispettato l’accordo sottoscritto con la Protezione Civile, la Regione e la ASL, ente questo che continua a pagare le rette al “S. Stefano” di Foligno, che a sua volta non rimborsa all’APSP di Norcia i costi per il personale impegnato nel servizio. Ci domandiamo, aldilà delle belle parole e ai buoni propositi espressi dalle Istituzioni in questi anni drammatici del dopo sisma (ultime quelle del 25 febbraio V.S.), perché i lavori non vengono svolti concretamente, visto e considerato che a Norcia delle 70 Opere Pubbliche da ricostruire in questi 6 anni nessuna è stata ricostruita e la maggior parte sono ancora da iniziare.

Il Comitato è stato pienamente contento dell’arrivo a Norcia del Presidente della Repubblica, un segno identificativo che le Istituzioni Centrali non si sono dimenticate di questo terremoto. Ci avrebbe fatto piacere che il Presidente delle Repubblica, che non ha mai dimenticato la nostra difficile situazione, fosse venuto per inaugurare la rinascita di almeno una di queste opere pubbliche.

Purtroppo, dopo 6 anni, non abbiamo nulla da inaugurare. L’augurio per il futuro è quello di vedere la presenza a Norcia delle Istituzioni Centrali e Regionali per inaugurare qualche Opera Pubblica e qualche servizio indispensabile per la nostra Città e il territorio, come la Casa di Riposo, L’Ospedale, le Scuole, i Luoghi di Cultura e aggregazione etc.… Ogni mese che trascorre inesorabile, la nostra condizione diventa sempre più drammatica; Intervenire con rapidità e concretezza è la nostra unica ancora di salvezza.

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