
Postignano, i prossimi appuntamenti di Un Castello all’Orizzonte. I prossimi appuntamenti al borgo medioevale restaurato di Postignano, nell’ambito della 5a edizione di “Un Castello all’Orizzonte” sono:
30 giugno 2016 / cineclub
in collaborazione con la Pro Loco di Sellano
Sala Mustafà / h 18.00
Non ti muovere
regia di Sergio di Castellitto
ingresso gratuito
2 luglio 2016 / conferenza
Chiesa SS. Annunziata / h 18.30
MARIELLA PANDOLFI
Inventarsi la democrazia. Arte e politica della transizione postcomunista: il caso di Tirana
seguirà la proiezione dei video
Ted talks – Edi Rama 15’43’’
Dammi i Colori Albania, 2003, 15’25”, di Anri Sala
ingresso gratuito
Mariella Pandolfi
Nata a Napoli, laureata all’Università Federico II, Napoli – Dottorato in Etnologia e Antropologia Sociale – École des Hautes Études en Sciences Sociales (EHESS) Parigi.
Onorificenze:
Ordine Cavaliere di Merito della Repubblica italiana, 2012 – Menzione speciale per la ricerca Awards CERIUM 2010, Université de Montréal – Premio “donne di merito”, settore educazione, Women’s Y foundation, Montreal 2004.
Docente Universitario
Dal 1994 professore ordinario, Dipartimento di Antropologia, Université de Montréal.
Professore invitato:
Scuola di studi superiori in scienze sociali (EHESS) Parigi, Università di Harvard, Università di Siena, Università di Bologna, Università di Rovira i Virgili, Tarragona, Centro nazionale della ricerca scientifica (CNRS) Parigi, McGill University Montreal, Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Università di Milano Bicocca.
Aree Geografiche di ricerca:
Costa d’Avorio, Sannio (Sud Italia), Balcani (Albania, Bosnia e Kosovo), Ginevra (Organizzazione mondiale del commercio).
Aree Tematiche:
Antropologia e psicoanalisi, antropologia medica, antropologia del corpo, antropologia delle società contemporanee, antropologia politica, etnografia delle istituzioni internazionali, antropologia dei diritti umani, degli apparati umanitari militari, politica e musica.
Altre esperienze professionali:
Segretario generale della società italiana di psichiatria transculturale – Vicepresidente della Società italiana di antropologia medica – Consulente del National Human Genome Research Institute (NHGRI) – National Institutes of Health (United-States), programme International HapMap, United-States – Esperto CNR (Centro Nazionale delle Ricerche) e l’Istituto per le popolazioni Studio di fattibilità Sulla Crisi dei Balcani, Roma – Esperto per l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (IOM) di Ginevra, in Kosovo – Esperto per le Nazioni Unite di Vienna, UNDC Program, in Albania.
Pubblicazioni negli ultimi dieci anni: 5 libri in Inglese, Francese, Italiano, Albanese – 25 Capitoli di libri in Inglese, Francese, Italiano, Albanese , Portoghese, Greco – 50 Articoli in riviste specializzate in Inglese, Francese, Italiano, Albanese, Spagnolo, Greco.
Comitato scientifico ed editoriale nelle riviste:
2009-2015 Humanity: An International Journal of Human Rights, Humanitarianism, and Development, Penn University – 2007 to present Altérités, Montreal – 2001-2007 Cultural Anthropology, Arlington – 1998-2005 Ethnos, Stoccolma – 1997 to present Medicine and Anthropology, Londra – 1994-2002 Transcultural Psychiatric Research Review, Montreal – 1994-1997 American Anthropologist, New York – 1991-1994 American Ethnologist, Arlington – 1987-2000 Corresponding Editor, Medical Anthropology Quarterly, Boston – 1986-1998 Nouvelle Revue d’Ethnopsychiatrie, Parigi.
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Il borgo Castello di Postignano, frazione del Comune di Sellano (PG), in Umbria, fu abbandonato negli anni ’60 ed è tornato a vivere grazie ad una attenta opera di restauro durata molti anni, a cura dei proprietari, Architetti Gennaro Matacena e Matteo Scaramella.
Il “Castello di Postignano come l’archetipo dei borghi collinari italiani”, così è stato definito dall’architetto americano Norman F. Carver Jr, tanto da riprodurre le imponenti case-torri del borgo, aggettanti l’una sull’altra, nella copertina del suo libro fotografico “Italian Hilltowns” pubblicato nel 1979.
Il Castello di Postignano offre un’esperienza di turismo e di vita sostenibili, fatti di sostanza e di emozioni: sessanta case perfettamente restaurate nel rispetto dell’impianto medievale delle architetture, ma caratterizzate da tutte le risorse di una vivibilità moderna – un albergo “diffuso” – un ristorante/trattoria dove, la cucina semplice, l’attenzione alle tradizioni e alla qualità delle materie prime sono la sua filosofia – un wine bar “Vini e Oli dell’Umbria” – un centro servizi – l’antica Chiesa della SS. Annunziata, oggi luogo di eventi culturali, artistici e di intrattenimento; qui i restauri hanno svelato affreschi di antica bellezza, tra i quali una Crocifissione del XV secolo apparsa dietro una parete crollata – una biblioteca – alcune botteghe artigiane – un centro benessere, la piscina, l’area all’aperto “Il giardino delle rose”.
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