
Norcia, busta pesante, rischia di strozzare famiglie già provate
NORCIA – Il nodo della Busta Pesante in favore dei lavoratori dipendenti e pensionati delle aree terremotate del centro Italia è veramente stretto e rischia di strozzare famiglie già provate da una pesante crisi sismica che ha colpito questi territori in maniera inedita a fine 2016. Infatti il DL n. 50 del 24 aprile disciplina le modalità di restituzione delle ritenute IRPEF sospese sulle retribuzioni e pensioni da gennaio 2017, prevedendone la rateizzazione in massimo nove rate mensili a partire dal 16 febbraio 2018.
Nulla mitiga, tra l’altro, la proroga della durata del beneficio di un mese, dal novembre a dicembre 2017, prevista nello stesso decreto.
“Non ci sembra certo questa una modalità di restituzione adeguata nei tempi e alle esigenze della popolazione di quei territori -sottolinea Pierpaola Pietrantozzi, segretario regionale Cisl dell’Umbria- pensare infatti di restituire quanto percepito in un anno in sole nove rate mensili. Ciò significa di fatto annullare i benefici ricevuti dal provvedimento, ma addirittura penalizzare i contribuenti che si troverebbero a restituire in sole nove rate più di quanto percepito mensilmente nel periodo di sospensione”.
Paventando questo la CISL, già da diverso tempo e comunque in fase di conversione in legge del decreto di febbraio, ha posto la problematica ai livelli istituzionali centrali, chiedendo “almeno l’applicazione di quanto disposto dalla L. 212 del 2000 che prevede, in casi simili a questo, la rateizzazione del dovuto in 18 rate, ma anche ribadendo la necessità di rinviare il più possibile in avanti l’avvio del recupero delle imposte sospese”.
“E’ paradossale – aggiunge Pietrantozzi – che a sette mesi dall’inizio della crisi sismica, e dopo un impegno importante da parte di sindacati ed Istituzioni, durato diversi mesi, per ottenere un provvedimento che potesse essere almeno di sollievo in un periodo così difficile per tanti abitanti dei territori colpiti, dover ancora una volta intervenire per cercare di consolidare un aiuto conquistato, è il caso di dirlo, con grande fatica”.
La Cisl non desiste e continuerà a fare tutto quanto possibile per eliminare questa “ulteriore stortura” che assomiglia sempre più ad una beffa.
Pierpaola Pietrantozzi
Segretario regionale Cisl Umbria
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