
Anas sperimenta asfalto innovativo con residui acciaieria di Terni
Anas, la Società del Polo Infrastrutture del Gruppo FS Italiane, ha intrapreso un percorso innovativo nel settore delle infrastrutture stradali. Ha avviato una sperimentazione su scala reale di un asfalto rivoluzionario, prodotto utilizzando i residui di lavorazione dell’acciaio provenienti dalle acciaierie AST di Terni.
L’obiettivo della sperimentazione è di verificare le proprietà di questa miscela bituminosa, precedentemente sviluppata e analizzata in laboratorio. Per la prima volta, sarà applicata su un tratto di 300 metri lungo la strada statale 209 “Valnerina” a Ferentillo. Questa applicazione sarà oggetto di controlli periodici per monitorare l’evoluzione nel tempo delle sue prestazioni.
Secondo Aldo Isi, Amministratore Delegato di Anas, il nuovo asfalto, realizzato con materiale artificiale e riciclato derivato da processi industriali, permette di ridurre l’uso di materiali naturali vergini e, di conseguenza, l’impatto ambientale. Questo si inserisce in una prospettiva di sostenibilità economica e ambientale, mirando al risparmio energetico, alla riduzione delle emissioni e all’ottimizzazione dei processi di economia circolare.
Il progetto è stato promosso dalla Regione Umbria, con il supporto tecnico-scientifico del Centro Sperimentale Stradale Anas di Cesano e sotto la supervisione di Arpa Umbria, l’Agenzia Regionale per l’Ambiente. Il campo prova sulla SS209 “Valnerina” è stato realizzato dall’impresa esecutrice Pavi Srl, utilizzando materiale (filler artificiale) fornito da Tapojarvi Italia Srl.
Questa è la seconda sperimentazione condotta da Anas in Umbria, dopo quella realizzata nel 2021 sulla E45, che ha visto l’uso di sabbie derivanti dai processi di termovalorizzazione dei rifiuti solidi urbani, graniglie derivanti dalla produzione di acciaio e plastiche riciclate. Queste iniziative dimostrano l’impegno di Anas nel promuovere soluzioni innovative e sostenibili nel settore delle infrastrutture stradali.
“La collaborazione fra Regione, ANAS, AST, Tapojarvi, con il contributo dell’ARPA, prosegue giungendo alla fase di verifica di un percorso volto a conseguire un obiettivo per tutti fondamentale: quello di ridurre la produzione di scorie dell’acciaio inox da immettere in discarica mediante il riutilizzo di quella parte che potrebbe essere positivamente utilizzata nella realizzazione delle pavimentazioni stradali”. Commenta così, esprimendo “grande soddisfazione”, l’avvio della sperimentazione l’assessore regionale alle Infrastrutture Enrico Melasecche, che questa mattina ha preso parte all’apertura del campo di prova, a Ferentillo.
“Il lavoro che tutti insieme stiamo portando avanti, anche al di fuori dei settori tradizionali – dice ancora l’assessore Melasecche – riesce a perseguire, per ora in fase sperimentale, risultati all’avanguardia in Italia, consentendo il risparmio di materiale di cava sostituito parzialmente dal filler derivante dalle scorie, mitigando l’impatto ambientale, e rappresenta un fattore determinante per rendere sempre più competitiva la produzione di acciaio inox e consolidare la presenza delle acciaierie a Terni”.
La sperimentazione ha lo scopo di testare su scala reale le caratteristiche della miscela bituminosa, già messa a punto e analizzata in laboratorio, che sarà applicata per la prima volta su un tratto di 300 metri della ss 209 “Valnerina” e sarà oggetto di verifiche periodiche per valutare l’andamento nel tempo dei parametri prestazionali.
Il progetto è stato promosso dalla Regione Umbria, con il supporto tecnico scientifico del Centro Sperimentale Stradale Anas di Cesano e con la supervisione di ARPA Umbria. Il campo prova è eseguito dall’impresa Pavi Srl con materiale (filler artificiale) fornito da Tapojarvi Italia Srl.
“Essendo realizzato con materiale artificiale e da riciclo derivato da processi industriali – afferma l’Amministratore Delegato di Anas, Aldo Isi – il nuovo asfalto consente di abbattere l’impiego di materiali naturali vergini e quindi l’impatto sull’ambiente, in un’ottica di sostenibilità economica e ambientale per il risparmio energetico, l’abbattimento delle emissioni e l’ottimizzazione dei processi di economia circolare”.
L’avvio della sperimentazione è salutato positivamente dall’AST: “Arvedi AST esprime soddisfazione per l’avvio delle prove di utilizzo dei prodotti derivati dalle scorie prodotte nello stabilimento ternano, importante passo concreto nell’incremento della circolarità dell’acciaio inox”.
“Tapojärvi ha lavorato duramente e investito oltre 40 milioni di euro in questo progetto di Economia Circolare per l’Umbria. Apprezziamo la fiducia che AAST, Anas e gli Enti tutti stanno dimostrando nei confronti del nostro lavoro” dichiara l’Amministratore Delegato di Tapojarvi Italia, Martti Kaikkonen.
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