Spettacolo beneficenza al teatro civico di Norcia

da Paolo Millefiorini
Appuntamento con la beneficenza domenica 22 marzo alle ore 21 al Civico di Norcia con uno spettacolo fuori dalla stagione teatrale ma con attori d’eccezione: a calcare il palco del teatro saranno infatti i ragazzi dei centri riabilitativi “Tutti i Colori del Mondo Onlus” di Norcia e “L’OASI Onlus” di Cascia della USL n.2. “BottonMondo” è il titolo dello spettacolo in scena, con il patrocinio del Comune di Norcia, liberamente tratto dal testo di Valeria Moretti che vede in scena ben 29 attori, di cui 15 ragazzi dei Centri, con la regia e il coordinamento degli operatori della Cooperativa Sociale ‘L’Incontro’.

Il progetto dello spettacolo teatrale, strutturato insieme alla USL n.2, sempre molto attenta agli sviluppi di dinamiche di integrazione nel tessuto sociale di ragazzi affetti da disabilità, è nato circa un anno fa. I primi mesi sono stati dedicati alla realizzazione degli oggetti di scena e dei costumi; poi è arrivato il ‘duro’ ma divertente periodo delle prove inframezzato dalla visita del ‘museo dei bottoni’.

I ragazzi dei centri, con il supporto costante degli operatori, dei genitori e di volontari hanno ‘esplorato’ così se stessi scoprendo nuove emozioni, espressioni ed ampliando la conoscenza del proprio corpo attraverso il contatto fisico e visivo tra compagni e con persone ‘esterne’. “L’esperienza del teatro – dicono gli operatori – apre ad un sentire nuovo, normalizza le differenze ed ha un alto valore educativo e terapeutico”. Nello spettacolo ‘Bottonmondo’ si parte dalla semplice ricerca di un bottone perduto o scappato dalla camicia di un papà “da qui si spalanca la fervida fantasia insieme agli spettatori – continuano gli operatori dei centri – riscoprendo sentimenti, segni, rimpianti e abilità, tutti racchiusi nel colorato e particolare mondo dei bottoni.

Vestire i panni di un ‘bottone’ – concludono – diventa così l’occasione per manifestare una parte interiore rendendola attraverso il gioco teatrale visibile e condivisibile”. Non resta dunque che andare a teatro e chissà che tra i bottoni non ritroviamo anche alcune parti di noi.

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