Padre Charbel rinnova il suo legame con la città di Santa Rita
L’eco di un profondo legame spirituale si è fatto sentire a Cascia, con il ritorno di Padre Charbel Mannha, ora insignito del titolo di Abate della Chiesa Maronita. La visita, carica di significato umano e religioso, ha rafforzato il vincolo che unisce il sacerdote libanese alla città di Santa Rita, un legame nato dalla devozione e da un’amicizia che il tempo non ha scalfito. L’incontro con il sindaco Mario De Carolis non è stato un semplice gesto formale, ma un abbraccio tra due persone che hanno contribuito a tessere una storia comune.
Padre Charbel è giunto a Cascia per un motivo intimo e personale: chiedere la benedizione di Santa Rita per la sua croce abbaziale, simbolo del suo nuovo incarico. Questo semplice gesto racchiude l’essenza della sua missione: portare la spiritualità maronita e il culto della Santa dei casi impossibili fin nel cuore del Qatar, dove sta per sorgere una chiesa a lei dedicata. Il suo viaggio è una testimonianza tangibile di come la fede possa unire luoghi e culture lontanissime.
“Sono felice di essere tornato in questo luogo che porto sempre nel cuore”, ha dichiarato Padre Charbel, “e di aver potuto chiedere a Santa Rita di benedire il mio nuovo cammino. La mia croce sarà un promemoria costante della sua preghiera, un legame invisibile che mi accompagnerà ogni giorno”. A sua volta, il sindaco De Carolis ha espresso la propria ammirazione per la missione di Padre Charbel, sottolineando come la sua opera abbia già lasciato un segno indelebile a Cascia con la statua all’ingresso, divenuta un vero e proprio emblema per l’intera comunità.
Il desiderio comune di rafforzare questa amicizia è palpabile, con il sindaco che ha espresso la speranza di poter visitare al più presto il Qatar per assistere alla realizzazione del progetto di Padre Charbel. Un’amicizia che trascende i confini geografici e che continua a germogliare, unendo Cascia al mondo attraverso un filo invisibile intessuto di fede e reciproca stima.
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