Documentario sui Ma’dan a Castello di Postignano Sellano

Documentario sui Ma'dan a Castello di Postignano Sellano

Del Re e Aronica presentano “Gli Arabi delle paludi”

Sabato 7 giugno 2025, alle ore 18.30, presso la Chiesa della SS. Annunziata nel borgo di Castello di Postignano (Perugia), sarà proiettato il documentario intitolato “Gli Arabi delle paludi”, scritto dal giornalista Pietro Del Re con la regia di Enzo Aronica, nell’ambito della 13ª edizione della manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte”.

L’iniziativa si colloca nella sezione dedicata ai documentari, parte del fitto programma della rassegna che si svolge nel borgo restaurato da fine aprile a fine ottobre 2025, con il patrocinio della Provincia di Perugia e del Comune di Sellano. All’evento saranno presenti l’autore e il regista.

Il documentario narra la storia dei Ma’dan, popolazione nota come “Arabi delle paludi”, che da oltre duemila anni vive nelle zone umide situate alla confluenza dei fiumi Tigri ed Eufrate. Questo gruppo etnico rappresenta un esempio di equilibrio tra uomo e ambiente, con un modello abitativo e di vita che rispetta e valorizza le risorse naturali.

Le abitazioni tradizionali dei Ma’dan, chiamate mudhif, sono realizzate interamente con materiali ecosostenibili quali giunchi, fango e una varietà di canna detta Qasab. Le paludi, un tempo estese per circa 20.000 chilometri quadrati, hanno rappresentato un habitat unico, soprannominato il “Giardino dell’Eden” o la “Venezia mesopotamica”.

Dopo le rivolte del 1991 in Iraq, il regime di Saddam Hussein ordinò il prosciugamento forzato delle paludi come forma di repressione. Questo intervento causò un drammatico calo della popolazione locale: dai 400.000 abitanti si passò a 40.000, tra uccisioni, fughe e deportazioni.

Il documentario di Del Re e Aronica si propone di raccontare la resilienza di questa civiltà minacciata, la forza delle sue tradizioni e l’ingegno architettonico delle sue costruzioni. L’ingresso alla proiezione è gratuito fino a esaurimento posti. È consigliata la prenotazione tramite gli indirizzi email ufficiali della manifestazione.

Pietro Del Re, nato a Roma nel 1960, si è laureato in Biologia molecolare a Parigi nel 1982. La sua carriera giornalistica ha avuto inizio presso “Paris Match” e “France-Soir”, per poi proseguire in Italia con il quotidiano la Repubblica, dove è stato inviato per trent’anni, documentando i principali eventi internazionali.

Ha frequentato un master presso la Columbia University di New York alla School of Journalism. Del Re è anche noto per la sua attività fotografica: i suoi “appunti fotografici” sono stati esposti in diverse sedi internazionali, tra cui l’Istituto di Cultura Italiana di Amsterdam nel 2014, il Centro San Fedele di Milano nel 2015, l’Institut français di Roma nel 2016, la chiesa di Sant’Anna dei Lombardi nel 2018 e al Castello di Postignano nel 2019.

Tra le sue pubblicazioni figurano “In viaggio con Poirot” (1995), “Fratello orso, sorella aquila” (2001), “Giallo Umbro” (2013, vincitore del Premio Portus), “Cose viste” (2016, Premio Maiella), “Dalla Parte Giusta” (2020), “Un po’ più a Sud” (2021), “I Dimenticati” (2022) e la curatela del volume “Sine Fine” nel 2023, dedicato alla violenza di genere. Ha vinto nel 2016 il Premio Marco Luchetta.

La manifestazione culturale “Un Castello all’Orizzonte” prevede un ricco programma di eventi, con appuntamenti che spaziano dalla musica classica al jazz, dalla fotografia alla letteratura, dalle masterclass artistiche alle proiezioni cinematografiche. Tra gli eventi principali del cartellone figura anche la seconda edizione del Postignano Music Festival, prevista in due fine settimana di ottobre, sotto la direzione artistica del violoncellista Luigi Piovano.

In ambito musicale, si segnalano le esibizioni di artisti quali Alessandro Taverna, Giulia Rimonda, il Trio PLP for BOSSO, Fabiana Rosciglione Quartet, Simone Vallerotonda, il Trio Èkelon, e numerosi altri interpreti di rilievo nel panorama classico e jazz.

Per la sezione letteraria, sono previste le presentazioni di libri firmati da studiosi come Elisabetta Moro e Marino Niola, Pier Luigi Petrillo, Vittoria Garibaldi e Luigi Fressoia, con la partecipazione di storici, giornalisti e rappresentanti delle istituzioni locali e regionali, tra cui il sindaco di Sellano, Attilio Gubbiotti, e la presidente della Regione Umbria, Stefania Proietti.

Completano il calendario diverse esposizioni temporanee e incontri con esperti di musica colta come Dinko Fabris, Mauro Bucarelli e Mariella Pandolfi.

L’appuntamento del 7 giugno con “Gli Arabi delle paludi” rappresenta uno dei momenti centrali del ciclo di documentari e intende offrire una riflessione approfondita su una delle civiltà più antiche e oggi più vulnerabili del Medio Oriente, nel contesto di una manifestazione culturale che si conferma punto di riferimento nel panorama artistico e culturale dell’Umbria.

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