
L’Arcivescovo Boccardo: “Cascia è un po’ casa sua”
Papa Leone – L’elezione di papa Leone XIV è stata accolta con profonda partecipazione dalla comunità ecclesiale umbra, in particolare da quella di Spoleto-Norcia. L’arcivescovo Renato Boccardo, presidente della Conferenza episcopale umbra, ha seguito le fasi del conclave dal suo studio di Spoleto, attendendo con trepidazione il nome del successore di Pietro. Al momento dell’annuncio, ha evidenziato il significato di questa elezione come segno di comunione tra i cardinali, che, in tempi brevi, hanno individuato il nuovo Vescovo di Roma, indicando così un percorso unitario per la Chiesa cattolica.
L’arcivescovo ha sottolineato la portata storica e spirituale del momento, richiamando le parole di Sant’Agostino, fondatore dell’ordine cui appartiene il nuovo Pontefice. Ha parlato di un “grande pellegrinaggio” che attraversa i secoli e che prosegue nella contemporaneità tra prove e consolazioni. In questo contesto, la figura del nuovo Papa, religioso agostiniano, assume un ruolo di guida che richiama la tradizione e, al contempo, proietta la Chiesa verso nuove sfide.
Mons. Boccardo ha ricordato la familiarità di papa Leone XIV con i luoghi umbri, in particolare con Cascia e Montefalco. Durante il suo incarico come Priore generale dell’Ordine agostiniano, il Pontefice ha visitato più volte la Basilica di Santa Rita e il Monastero di Santa Chiara della Croce, rafforzando nel tempo un legame profondo con la Chiesa spoletana. In occasione della festa di Santa Rita, solo un anno fa, aveva presieduto la celebrazione eucaristica a Cascia, manifestando una vicinanza concreta alla realtà spirituale e pastorale del territorio.
Questi momenti, secondo l’Arcivescovo, hanno contribuito a creare un senso di appartenenza e affetto reciproco tra il neo-Pontefice e la comunità locale. “Questa nostra Chiesa è un po’ la sua casa”, ha osservato Boccardo, esprimendo un sentimento condiviso da molti fedeli umbri che negli anni hanno avuto modo di conoscere e apprezzare la figura del nuovo Papa.
L’identità agostiniana di Leone XIV è un altro elemento che rafforza il suo legame con l’Umbria, terra segnata dalla presenza di ordini religiosi e da una spiritualità radicata. La sua esperienza maturata all’interno dell’Ordine, così come la sua familiarità con le figure di santità legate al territorio, rappresentano per l’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia un motivo di orgoglio e speranza. L’auspicio espresso dall’Arcivescovo è che il pontificato possa essere per tutti i fedeli occasione di rinnovata fiducia nel cammino del Vangelo.
Il sentimento prevalente nella comunità umbra è di partecipazione e riconoscimento. I fedeli che hanno incontrato l’allora priore durante le sue visite ricordano la sua disponibilità, l’attenzione al dialogo e la semplicità con cui si è sempre relazionato. In molti hanno vissuto la sua elezione come un evento che tocca da vicino la vita delle parrocchie e dei santuari della regione, dando una nuova luce alle relazioni tra centro e periferia della Chiesa.
Il passaggio da superiore religioso a Pontefice rappresenta per Leone XIV una continuità nella vocazione al servizio, esercitata in contesti diversi ma con lo stesso spirito di dedizione. Le sue visite a Cascia e Montefalco non sono state soltanto eventi liturgici, ma momenti di ascolto e condivisione che hanno lasciato un segno duraturo. In questi luoghi, oggi, si guarda al nuovo Papa non solo come figura universale, ma anche come pastore che conosce e ha frequentato le realtà locali.
La Chiesa di Spoleto-Norcia, nel sottolineare questo legame, non intende rivendicare un privilegio ma testimoniare l’impronta spirituale lasciata da un uomo di fede che oggi assume la guida della Chiesa universale. Un Papa che porta con sé l’esperienza di comunità minori, ma vive con responsabilità e visione il compito più alto nel servizio al popolo di Dio.
Con l’inizio del pontificato di Leone XIV si apre una nuova fase per la Chiesa cattolica, osservata con attenzione anche dai territori che hanno avuto con lui un rapporto diretto. Cascia e Montefalco, luoghi di profonda devozione e spiritualità, continuano ora a custodire non solo il ricordo delle sue visite, ma anche un sentimento di gratitudine e attesa verso un futuro di comunione e consolazione, come indicato dall’Arcivescovo Boccardo. La comunità umbra si sente coinvolta nel cammino che si apre, consapevole del legame che unisce la propria terra al cuore della cristianità.
Leone XIV quando era Priore generale degli agostiniani e poi Cardinale ha visitato tante volte Cascia e Montefalco, comunità legate alle Sante agostiniane Rita e Chiara della Croce. E l’arcivescovo di Spoleto-Norcia, mons. Renato Boccardo, invita il Pontefice a tornare: «Ancora una volta rendiamo grazie Dio per il dono di Papa Leone XIV. Lo inviterò a farsi pellegrino a Cascia e a Montefalco per affidare il suo ministero petrino all’intercessione di Santa Rita e di Santa Chiara, delle quali è molto devoto».
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