
Anticipo per l’acquisto di case sostitutive in caso di delocalizzazione obbligatoria
Il 26 giugno a Roma, la Cabina sisma ha raggiunto un accordo su un’Ordinanza che introduce alcune modifiche al Testo unico della ricostruzione privata. Queste modifiche sono state attese nel territorio del cratere 2016, dove l’inizio della ricostruzione, se da un lato è un evento positivo, dall’altro ha creato diverse problematiche logistiche ed economiche.
Una delle modifiche riguarda l’art. 30, che ora prevede che le famiglie che devono obbligatoriamente delocalizzare la casa da ricostruire e desiderano acquistare un immobile alternativo, possano ottenere un anticipo sul contributo per gli acconti o le caparre necessarie all’acquisto. Questa nuova previsione facilita le famiglie che devono versare acconti o caparre per acquistare la nuova casa, fornendo un sostegno doveroso a coloro che, per questioni di sicurezza, sono costretti a spostare la propria casa e hanno bisogno di risorse per “fermare” l’abitazione scelta come sostitutiva.
Un’altra modifica riguarda gli articoli 21, 36, 42 e 44, ed è finalizzata a uniformare, semplificare e armonizzare la disciplina del contributo in caso di edifici danneggiati caratterizzati dalla contestuale presenza di unità immobiliari non utilizzabili al momento dell’evento sismico e di unità immobiliari utilizzabili a fini abitativi o produttivi. Questa modifica è molto importante perché armonizza il contributo nei casi di edifici dove coesistono unità immobiliari utilizzabili e non, per evitare impedimenti alla ricostruzione e vuoti urbani.
Il Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016, Guido Castelli, ha commentato queste modifiche, ringraziando i Presidenti delle Regioni Abruzzo, Marche, Lazio e Umbria con cui ha condiviso queste decisioni in Cabina. Ha sottolineato l’importanza di continuare, laddove necessario, con un’opera di aggiustamento millimetrico degli strumenti normativi, in modo che questi possano essere di supporto e non di ostacolo alla ricostruzione.
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