Terremoto, il gioiellino dei Sibillini non c’è più, ma risorgerà

Come cambia il mondo, basta una scossa e tutto precipita

Terremoto, il gioiellino dei Sibillini non c'è più, ma risorgerà

Terremoto, il gioiellino dei Sibillini non c’è più, ma risorgerà

da Augusto Coccia
CASTELLUCCIO DI NORCIA – Come cambia il mondo, basta una scossa e tutto precipita. In questi periodi qui esisteva il caos, non c’era tempo neanche per parlare, tutti gli operatori indaffarati per dare il meglio di sé ed accontentare i clienti.

Centinaia di persone, cacciatori di immagini, sbarcavano da ogni stradella calpestando le lenticchie per poter effettuare uno scatto e immortalare il dipinto che ogni anno rispunta. Con la magia dei contadini locali che hanno fatto di questo spettacolo naturale un dipinto, da donare tutti gli anni, agli occhi allibiti dei turisti che restano come inebrianti nel vedere tale spettacolo.

Poi d’improvvisato nella notte un tremolio, poi sempre più forte, più forte ti sbatte dove lui vuole, come una foglia, polvere, rumori di crolli, il tempo sembra si sia fermato, non trascorre mai, pochi istanti che sembrano una vita, poi tutto si blocca, il cuore è ancora impazzito.

Chiacchiere di persone, mormorio, pianti, come stai, come ti senti, scappiamo via da questo inferno, poi il silenzio assoluto. In pochi secondi un paesello che era abituato a dare di sé tutto il suo splendore per donarlo agli altri si ritrova inginocchiato piegato su sé stesso moribondo. Oggi di tutto quel frastuono di quei giorni, rimane solo la foto che vedete. Come l’Araba Fenice risorgerai dalle tue ceneri, sempre nel mio cuore Castelluccio.

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