
Crollo Sant’Eutizio e San Salvatore, l’Arichidiocesi chiedeva da tempo Anche in queste ore si avvertono scosse su scosse ed è cruciale la massima unità delle Istituzioni, ma ognuno faccia fino in fondo la propria parte, altrimenti lasci l’incarico ad altri. E’ bene pertanto che la Soprintendenza ABAP Umbria spieghi sollecitamente e con estrema puntualità cosa sia accaduto: tali organismi dello Stato rappresentinoper tabulas di aver fatto tutto il possibile per mettere in sicurezza l’abbazia di Sant’Eutizio di Preci che la chiesa di San Salvatore di Campi di Norcia.
Infatti osserviamo come, a fronte di reiterati e accorati appelli da parte dell’Arcidiocesi di Spoleto-Norcia, due mesi dopo il sisma del 24 agosto la Soprintendenza ABAP non fosse ancora intervenuta in loco, oltretutto a fronte di beni di straordinaria valenza culturale e dunque sotto tutela ex 42/2004 (Codice Beni Culturali). E’ sempre l’Arcidiocesi a lamentarsi di tali condotte, denunciando pubblicamente l’esiziale inerzia del Ministero.
Già a fine agosto, la stampa –è on line– segnalava come Sant’Eutizio fosse “a rischio crollo”, sgomberata e inagibile. Occorrevano immediati lavori di consolidamento; eppure, stando alle segnalazioni della Diocesi, nessuno si sarebbe mosso!
Bene sempre ricordare che questi edifici ecclesiastici, molti anni fa, furono recuperati sia grazie alle risorse pubbliche che alla generosità del popolo di Dio: se si dimostrasse che il Ministero dei Beni Culturali, attraverso la Soprintendenza, non abbia agito per tempo, si imporranno ampie riflessioni e immediate dimissioni degli interessati, salvo gli ulteriori danni di natura materiale e immateriale eventualmente quantificabili in altre sedi
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