
Dopo il sisma del 2016, un segno di speranza per la città
A Norcia riapre finalmente “Casa Bianconi”, l’iconico hotel e ristorante che rappresenta una delle strutture più storiche e simboliche della città. Dopo oltre otto anni dal devastante terremoto del 2016, che ha colpito duramente il centro Italia, l’hotel torna ad accogliere i visitatori, con nuove camere, un’area benessere ampliata e una proposta gastronomica rinnovata. L’edificio, che fa parte dell’ex complesso Hotel Grotta Azzurra, si presenta completamente restaurato, pronto a offrire una nuova esperienza ai turisti, in uno dei luoghi più suggestivi di Norcia.
L’intervento di ristrutturazione è stato lungo e complesso, ma la riapertura di questa storica struttura è vista come una pietra miliare per la rinascita del settore turistico di Norcia. “Riaprire il Granaro del Monte, il ristorante più antico dell’Umbria, è come tornare a casa e ridare nuova vita a una tradizione che la nostra famiglia porta avanti dal 1850”, afferma Vincenzo Bianconi, che con grande entusiasmo sottolinea l’importanza di questo ritorno. La struttura, infatti, rappresenta un simbolo di resilienza e di speranza per una città che sta affrontando con determinazione la difficile fase post-sisma.
Il progetto di rinnovamento ha visto un impegno significativo da parte della famiglia Bianconi, con l’obiettivo di offrire non solo un luogo dove soggiornare, ma anche un’esperienza che consenta ai visitatori di entrare in contatto con il territorio circostante. Federico Bianconi, fratello di Vincenzo, spiega che l’intento è “creare un ambiente dove gli ospiti possano vivere l’esperienza del nostro territorio, per poi rilassarsi in una struttura ricettiva che offre un’alta qualità dei servizi”.
Con 37 camere rinnovate, la struttura è ora pronta ad accogliere i turisti in un’atmosfera di comfort, tra tradizione e modernità. La nuova spa aggiunge un ulteriore valore alla proposta dell’hotel, che si affaccia direttamente sul corso principale della città, offrendo una vista unica. Ma non solo il soggiorno: il ristorante, il cui nome evoca la lunga tradizione gastronomica della famiglia, è stato ristrutturato per offrire un’esperienza culinaria di alto livello.
La riapertura di Casa Bianconi assume un significato ancora maggiore se si considera che rappresenta una delle tappe fondamentali per il rilancio turistico di Norcia. La città, infatti, sta vedendo una progressiva ricostruzione del suo comparto ricettivo, che ha subito enormi danni a causa del terremoto. Prima del sisma, Norcia contava circa 3.700 posti letto. Oggi, grazie agli sforzi di privati e istituzioni, sono stati recuperati più di 1.200 posti, ma la strada è ancora lunga. Il sindaco di Norcia, Giuliano Boccanera, sottolinea che la riapertura dell’hotel Bianconi, che è il più grande del centro storico, è “un segnale concreto di speranza per l’intero settore turistico” e rappresenta una parte fondamentale del progetto di ricostruzione, che culminerà nel 2025 con la riapertura della Basilica di San Benedetto, un altro simbolo della città e della sua resilienza.
“Questa riapertura è molto più di una semplice inaugurazione. È un tassello fondamentale per il futuro di Norcia e del suo comparto turistico”, afferma il sindaco Boccanera. “Siamo convinti che stiamo tornando più forti di prima. Casa Bianconi è una parte integrante di questo percorso di crescita che porterà Norcia ad essere ancora una volta una meta di riferimento per i turisti di tutto il mondo”.
Il ritorno di questa storica struttura non solo riporta Norcia al centro del panorama turistico regionale, ma segna anche una ripartenza importante per l’economia locale, che ha subito un duro colpo a seguito dei devastanti eventi sismici. La speranza è che la riapertura di Casa Bianconi possa stimolare nuove opportunità economiche e attrarre visitatori da ogni angolo del mondo, contribuendo così alla completa rinascita della città.
La cerimonia di inaugurazione ufficiale della rinnovata Casa Bianconi si terrà sabato 29 marzo. La struttura, che si inserisce in un ampio piano di rilancio del territorio, è pronta ad aprire le sue porte a nuovi ospiti e a restituire a Norcia una parte fondamentale della sua storia turistica e culturale.
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