Riapertura dell’Antiquarium di Pievefavera: Un Nuovo Capitolo

Riapertura dell'Antiquarium di Pievefavera: Un Nuovo Capitolo

Due giornate di festa per il nuovo allestimento e gli scavi futuri

L’Antiquarium di Pievefavera ha riaperto al pubblico dopo il completamento dei lavori di restauro, attirando numerosi visitatori nel fine settimana del 5 e 6 aprile. Il museo, che ospita reperti archeologici provenienti dalla zona, racconta la storia di un territorio che ha visto la presenza umana dalla media età repubblicana fino all’epoca imperiale romana. I reperti, tra cui oggetti di uso quotidiano, provengono sia da scavi sistematici che da ritrovamenti fortuiti effettuati nel corso degli anni.

Una parte significativa della collezione è dovuta all’impegno di Analdo Mazzanti e della moglie Anna Cerruti, che nel corso degli anni 70 scoprirono reperti archeologici nelle vicinanze del lago e dei terreni adiacenti. Mazzanti, che ha anche curato la prima catalogazione dei reperti, ha contribuito alla diffusione del patrimonio attraverso pubblicazioni e conferenze, attirando l’attenzione di ricercatori e studiosi. Le sue scoperte sono state fondamentali per l’approfondimento della storia locale, e il museo conserva ora numerosi pezzi che testimoniano il passato del territorio.

L’Antiquarium è stato recentemente arricchito da un’esperienza immersiva che comprende la visita agli scavi di una villa romana nelle vicinanze, portati alla luce grazie agli interventi della Soprintendenza Archeologica Belle Arti Paesaggio per le province di Ascoli Piceno, Fermo e Macerata. Gli scavi, avviati anni fa, hanno consentito il recupero di reperti che ora sono esposti al pubblico, offrendo così una panoramica più completa della vita nell’antica Pievefavera.

L’inaugurazione è stata seguita dalla partecipazione di diversi esponenti istituzionali, tra cui il Consigliere regionale Pierpaolo Borroni e i rappresentanti della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Francesco Sabatucci Frisciotti Stendardi e Gianni Fermanelli. Il progetto è stato realizzato con la supervisione della Soprintendenza Archeologica, rappresentata da Giovanni Issini, Federica Erbacci e Francesca Pettinari della SABAP di Ancona e Pesaro Urbino, che hanno coordinato gli aspetti scientifici dell’evento.

Giuseppe Fabbroni, Sindaco di Caldarola, ha sottolineato l’importanza della riapertura, definendola un’ulteriore risorsa culturale e turistica per l’intera comunità. “Con questa riapertura, abbiamo restituito al nostro territorio un’importante risorsa culturale, che rappresenta un punto di riferimento, soprattutto per le scuole, affinché le future generazioni possano comprendere la storia di questa terra attraverso il patrimonio archeologico”, ha dichiarato Fabbroni. Il Sindaco ha anche evidenziato l’opportunità di avviare nuovi scavi in collaborazione con la Soprintendenza, per portare alla luce altre tracce della storia locale.

Nel fine settimana inaugurale, oltre 90 visitatori provenienti da vari comuni delle Marche hanno partecipato a diverse attività, tra cui una passeggiata naturalistica guidata da Martina Zura Puntaroni al Castello di Pievefavera, che ha condotto il gruppo alla Chiesa di Santa Maria Assunta per assistere a una performance artistica intitolata “Rinvenimenti. Dissertazioni archeologiche tra il conte Desiderio Pallotta e la sua serva”, interpretata da Elena Fioretti e Mauro Capenti, ex Sindaco di Caldarola.

A conclusione dell’evento, è stata organizzata una visita al lapidario nella torre poligonale del castello, che conserva reperti archeologici di rilievo. Inoltre, l’evento ha incluso una degustazione di pane bruschettato con olio evo della varietà Coroncina, prodotto tipico della zona, grazie alla collaborazione dell’Associazione Olio Coroncina, del Circolo Acli di Pievefavera e della Pro Loco di Caldarola.

L’Antiquarium di Pievefavera sarà aperto ogni sabato e domenica pomeriggio dalle 16:30 alle 19:30 a partire dal 25 aprile. È prevista anche la possibilità di prenotare visite per gruppi. Il Comune di Caldarola sta valutando la possibilità di estendere le aperture settimanali per rispondere alla crescente domanda. Per maggiori informazioni, è possibile contattare il Comune al numero 0733 656529 int. 201 o al 3388044340.

Questo evento ha messo in evidenza il valore della cultura e dell’archeologia come strumenti di conoscenza e crescita, con un particolare focus sull’importanza di sensibilizzare le giovani generazioni. I pannelli espositivi presenti nell’Antiquarium aiuteranno i visitatori a scoprire la storia locale, promuovendo una maggiore consapevolezza della propria identità culturale.

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