
Conclusi gli interventi a Saccovescio e Faito dopo il sisma
Dieci alloggi riconsegnati dopo il sisma del 2016. Quattro famiglie a Saccovescio e sei a Faito sono tornate nelle loro abitazioni, rese inagibili dal terremoto di otto anni fa. L’intervento è stato possibile grazie al primo piano stralcio del programma di riparazione del patrimonio edilizio pubblico finanziato con l’Ordinanza commissariale n. 27/2017.
I lavori hanno interessato due edifici distinti: uno nel centro storico di Saccovescio e uno a Faito, per un totale di dieci alloggi, di cui quattro di edilizia residenziale pubblica e due privati nella frazione montana.
Il primo taglio del nastro è avvenuto in via Cairoli 23 a Saccovescio, dove l’edificio, distribuito su tre livelli, ha subito un completo recupero strutturale dopo essere stato gravemente danneggiato durante la sequenza sismica iniziata nel 2016. Gli interventi hanno compreso il consolidamento delle murature portanti, l’installazione di impianti elettrici, idrici e termici nuovi, la tinteggiatura delle facciate secondo le indicazioni della Soprintendenza e l’adeguamento dei bagni.
Il secondo intervento ha riguardato l’edificio di Faito, anch’esso dichiarato inagibile nel 2016 e poi totalmente ricostruito, con un’operazione guidata da Ater Umbria e realizzata con fondi della Ordinanza n. 109 del 2020 del Commissario Straordinario per la Ricostruzione. Il progetto ha conservato la distribuzione interna originaria, prevedendo l’adeguamento sismico dell’intero fabbricato, il rifacimento completo degli impianti e l’installazione di pannelli solari termici. Sono state inoltre eseguite opere di riqualificazione dell’area esterna.
La cerimonia di riconsegna si è conclusa con un momento conviviale a Faito, alla presenza del sindaco di Preci Massimo Messi, della vicesindaca Michela Tagliavento, della dirigenza di Ater Umbria e delle imprese esecutrici. Il settore IIE di Ater Umbria ha curato la progettazione e direzione dei lavori in entrambi i cantieri.
Il valore complessivo degli interventi ammonta a circa 2,28 milioni di euro, suddivisi tra €950.000 per Saccovescio (impresa Vargas SRLS) e €1.330.000 per Faito (C.G. Costruzioni e Restauri s.r.l.).
Il rientro dei nuclei familiari segna una tappa concreta nel percorso di rigenerazione post-sisma, riportando stabilità e presenza nei borghi colpiti del Comune di Preci.
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