
La Protezione Civile ha trasferito le somme previste
Erogati i fondi – Il Dipartimento di Protezione Civile ha disposto nella giornata di ieri il trasferimento dei fondi necessari per garantire la prosecuzione del Contributo di Autonoma Sistemazione (CAS) destinato ai cittadini colpiti dal sisma in Umbria. Le risorse rientrano nello stanziamento previsto dal DPCM del 28 marzo 2025, che assegna un importo complessivo di 1.205.500 euro per assicurare il pagamento del CAS fino al termine dell’anno.
Nonostante il ritardo dovuto al passaggio dalla gestione emergenziale a quella ordinaria, la Regione Umbria ha confermato che il processo di normalizzazione dell’erogazione del contributo sarà attivato a breve, una volta che le somme saranno effettivamente accreditate nelle casse regionali. Ciò permetterà al Servizio regionale di Protezione Civile di anticipare gli importi dovuti ai Comuni, consentendo così il pagamento delle prossime mensilità ai beneficiari.
Erogati i fondi
I rallentamenti registrati nelle ultime settimane sono stati causati dalla piena attuazione del Decreto-Legge 73/2022, successivamente convertito nella Legge 122/2022. Tale normativa ha determinato una revisione complessiva del sistema di Tesoreria dello Stato, comportando la dismissione delle precedenti piattaforme di gestione contabile e l’introduzione di un nuovo impianto informatico. La riforma ha incluso l’adozione dell’architettura Re.Tes. e del software ORTES, che ha sostituito i precedenti sistemi Geocos e Conti di Tesoreria, determinando la necessità di adottare nuove procedure operative.
In attesa che i fondi appena trasferiti dal Dipartimento siano disponibili per l’utilizzo da parte della Regione, è in corso la liquidazione di una somma residua pari a 110.000 euro al Comune di Umbertide. Tale cifra, ancora presente presso la Regione, sarà integrata con le disponibilità già esistenti nei conti comunali per garantire il pagamento della mensilità del CAS che ha subito interruzioni.
La Regione Umbria ha confermato l’intenzione di garantire il supporto economico agli aventi diritto, assicurando la continuità del contributo. Il superamento delle attuali difficoltà tecniche e amministrative rappresenta una priorità per l’amministrazione, che ha ribadito il proprio impegno nel fronteggiare le problematiche sorte con l’adeguamento ai nuovi sistemi digitali.
La misura del CAS è rivolta ai cittadini che hanno dovuto abbandonare le proprie abitazioni in seguito a ordinanze di inagibilità derivanti dagli eventi sismici. Il contributo è finalizzato a sostenere i costi della sistemazione autonoma temporanea, offrendo un aiuto concreto a chi non ha potuto rientrare nella propria abitazione.
I dati forniti dalla Regione indicano che i Comuni interessati dal sisma erogano complessivamente circa 169.800 euro al mese per la copertura del fabbisogno dei beneficiari. Le risorse stanziate con il DPCM 28 marzo 2025 risultano pertanto sufficienti a garantire il pagamento regolare delle mensilità fino al termine dell’anno, qualora non si verifichino ulteriori interruzioni legate a problemi tecnici o operativi.
Con l’avvenuto trasferimento delle somme da parte della Protezione Civile e il completamento delle procedure di adeguamento alle nuove piattaforme informatiche, la Regione potrà avviare il ripristino della regolare erogazione del contributo, riducendo progressivamente i tempi di attesa per i beneficiari.
L’attività di coordinamento tra la struttura regionale e gli enti locali continuerà nelle prossime settimane, con l’obiettivo di assicurare la tempestiva trasmissione delle risorse ai Comuni e la ripresa delle liquidazioni agli aventi diritto. La Regione proseguirà inoltre con il monitoraggio delle operazioni contabili e con la gestione delle eventuali criticità che potranno emergere nel corso dell’attuazione delle nuove disposizioni.
Il quadro generale conferma che, una volta resi effettivamente disponibili i fondi nei conti regionali, sarà possibile riattivare il flusso regolare dei pagamenti, garantendo la copertura delle mensilità arretrate e delle prossime tranche previste fino al 31 dicembre 2025.
In sintesi, con la conclusione del trasferimento delle somme previste dal DPCM, l’apparato amministrativo regionale può ora contare su una base finanziaria solida per garantire la continuità del CAS. Restano da concludere le ultime fasi tecniche per l’effettivo utilizzo delle risorse, dopo le quali i Comuni potranno riprendere la distribuzione del contributo ai cittadini interessati.
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