Presepe vivente, Cerreto accende borgo e antichi mestieri

Presepe vivente, Cerreto accende borgo e antichi mestieri

Oltre cento figuranti, degustazioni e un percorso nel centro

Anche per le prossime festività natalizie Cerreto di Spoleto si prepara a trasformarsi in un grande quadro a cielo aperto grazie al suo Presepe vivente, ormai appuntamento identitario per il borgo della Valnerina. Nel cuore del centro storico, tra vicoli in pietra e scorci panoramici, oltre cento figuranti in costume d’epoca accompagneranno i visitatori in un percorso immersivo che unisce devozione, memoria dei mestieri di un tempo e sapori della tradizione.

La rappresentazione è in programma venerdì 26 dicembre, giovedì 1 gennaio e martedì 6 gennaio, in occasione dell’Epifania, con apertura dalle 17 alle 19.30, così da permettere di vivere il borgo nella luce del tramonto e nelle atmosfere suggestive della sera invernale. Il cammino parte da piazza Pontano, nel cuore del paese, da cui il flusso di visitatori viene guidato lungo le vie antiche fino a raggiungere l’ex chiesa di San Nicola e il museo “Il Ciarlatano”, dove prende forma la scena della Natività.

Lungo il tracciato trovano posto botteghe artigiane ricostruite con cura, in cui gli abitanti del luogo rievocano antichi mestieri con gesti pazienti e strumenti tradizionali. Il fabbro batte il ferro arroventato sull’incudine, il falegname lavora il legno, il canestraio intreccia i rami di vimini, mentre le donne siedono davanti ai telai e ai gomitoli, trasformando i fili in pizzi e merletti che richiamano l’arte tessile di un tempo. Accanto a loro il pescatore, il calzolaio e altri artigiani popolano cortili, scale e piccoli slarghi, ricreando uno spaccato di vita quotidiana che rende concreta l’idea di un villaggio vivo attorno al racconto evangelico.

La dimensione enogastronomica completa l’esperienza, con numerosi punti di degustazione che propongono formaggi di pecora prodotti dal pastore, focacce cotte nel forno a legna, salsicce, frittelle, polenta fumante e pane appena sfornato, insieme al vino caldo servito nella locanda. Questi assaggi, preparati con prodotti tipici del territorio, consentono ai visitatori di ritrovare sapori autentici e di percepire il legame profondo tra comunità, paesaggio e tradizioni contadine.

Il paesaggio della Valnerina fa da sfondo costante, con scorci che si aprono tra le case e lasciano intravedere il profilo dei monti e le luci del fondovalle, enfatizzando l’atmosfera intima del presepe. A ogni tappa, i figuranti accompagnano il pubblico con brevi racconti e riferimenti alla storia della Natività, rendendo il percorso non solo scenografico ma anche narrativo, adatto sia alle famiglie sia a chi desidera riscoprire il significato spirituale del Natale.

La scelta di diffondere la rappresentazione in tutto il borgo trasforma Cerreto di Spoleto in un itinerario esperienziale, dove l’incontro tra sacro e quotidiano diventa occasione di valorizzazione culturale e turistica. L’iniziativa, sostenuta dalle realtà locali, contribuisce a mettere in luce il patrimonio architettonico e museale, in particolare l’ex chiesa di San Nicola e il museo “Il Ciarlatano”, fulcro conclusivo del percorso e luogo in cui la scena della Natività trova la sua massima espressione simbolica.

Parola dopo parola, gesto dopo gesto, il Presepe vivente di Cerreto di Spoleto si conferma così come una delle espressioni più sentite della comunità, capace di coinvolgere residenti e visitatori in un’esperienza condivisa che unisce fede, storia e convivialità.

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