
ENI lavori Basilica San Benedetto, l’Ordinanza del Comune
“Nuovo proclama, nuovo abuso e nuova figuraccia dell’Amministrazione Alemanno”: così commenta il gruppo consiliare ‘Noi per Norcia’ – formato da Giampietro Angelini, Cristian Coccia, Antonio Duca e Pietro Iambrenghi – di fronte all’ordinanza del comune di Norcia che prende di mira le strutture del progetto ENI allestite in piazza San Benedetto per consentire a tutti di essere informati sullo stato di avanzamento dei lavori nella Basilica di San Benedetto.
Fonte Noi per Norcia
Un progetto di comunicazione innovativo dal titolo “The Norcia Live Stones” presentato in pompa magna il 12 giugno scorso dal sindaco Nicola Alemanno, dal commissario straordinario Giovanni Legnini, dall’assessore regionale Enrico Melasecche, dal soprintendente speciale per i beni culturali Paolo Iannelli, dall’ arcivescovo di Spoleto-Norcia Renato Boccardo e dalla CEO di Eni Annalisa Muccioli. Un ‘fiore all’occhiello’ che si è rivelato – per una amministrazione sempre pronta a farsi propaganda con i ‘fiori degli altri’ che crescono sul territorio – un boomerang per l’amministrazione comunale di Norcia che non ha ‘controllato’ che le strutture installate a tal fine in Piazza San Benedetto e in via Solferino fossero abusive e prive delle necessarie autorizzazioni.
Una figuraccia emersa con la pubblicazione all’albo pretorio dell’ordinanza di sospensione (la n. 77 del 28/06/2022), dell’Ufficio Urbanista comunale che intima la sospensione dei lavori di installazione di due opere a carattere temporaneo, dopo aver rilevato che la comunicazione di inizio lavori era mancante dei necessari pareri obbligatori (Soprintendenza, Parco…) e dopo aver trasmesso il tutto agli enti preposti e alla Procura della Repubblica di Spoleto. Se entro quindici giorni non sarà presentata la documentazione mancante, sarà fatta un’ordinanza di demolizione delle strutture.
Insomma, commenta il gruppo consiliare ‘Noi per Norcia’, un altro ‘fiore’ che appassisce e un’altra pessima figura della città perché bastava assicurarsi che tutte le autorizzazioni fossero a posto prima di presentare il progetto ENI e fare tanto clamore a livello nazionale e internazionale. Ma si sa, ormai l’amministrazione Alemanno è arroccata su se stessa e, in assenza di risultati tangibili, continua a navigare a vista condannando la città e le frazioni all’immobilismo più totale.
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