Ad Ancarano la presentazione de La cucina alla vecchia maniera

Ad Ancarano la presentazione de La cucina alla vecchia maniera

Tradizione e memoria nel libro di cucina di Simone Celesti

Ad Ancarano – Sabato 28 giugno 2025 alle ore 18:00, presso il campo sportivo polivalente di Ancarano, si terrà la presentazione ufficiale del libro La cucina alla vecchia maniera, opera curata dallo chef Simone Celesti in collaborazione con l’Agriturismo La Cascina delle Viole di Iucci Valeria. L’evento, promosso all’interno delle attività della Pro Loco locale, si configura come un momento di valorizzazione della memoria culinaria e della tradizione gastronomica del territorio, ed è aperto alla partecipazione della cittadinanza e dei visitatori.

Il volume, edito da Editoria Sociale Cesvol ETS, è stato precedentemente inserito nel programma della rassegna Umbria Libri 2024, manifestazione culturale di riferimento per la promozione editoriale regionale. L’idea alla base del libro nasce da un’iniziativa sviluppata durante i corsi di cucina promossi dalla Pro Loco di Ancarano nel periodo compreso tra il 2019 e il 2021. Questi corsi, avviati nel contesto post-sisma, avevano come scopo quello di offrire alla comunità un’occasione di coesione e rinascita sociale, attraverso la riscoperta di pratiche alimentari legate al passato.

I partecipanti, provenienti dal comprensorio nursino e da altre aree, si sono ritrovati a condividere momenti di apprendimento e scambio, sotto la guida esperta dello chef Celesti. Il progetto si è sviluppato come un laboratorio di comunità in cui, oltre all’apprendimento delle tecniche culinarie, è emerso un tessuto narrativo fatto di storie familiari, ricordi d’infanzia, consuetudini locali. È da questa esperienza condivisa che prende forma La cucina alla vecchia maniera, non semplicemente un ricettario ma un contenitore di memorie, affetti e usanze popolari.

Ad Ancarano

Il libro raccoglie preparazioni tramandate da generazioni, accompagnate da brevi racconti che illustrano la quotidianità domestica di un tempo, dove la cucina rappresentava un punto di aggregazione e identità. L’intento principale del volume è quello di conservare e tramandare un patrimonio immateriale che rischia di essere dimenticato. In un periodo in cui le tradizioni locali subiscono un progressivo indebolimento, l’opera si propone come risposta culturale, rivolta a salvaguardare quei saperi che definiscono la memoria collettiva.

L’Agriturismo La Cascina delle Viole, partner del progetto, ha contribuito alla raccolta delle testimonianze e alla selezione delle ricette, fornendo un supporto fondamentale nella valorizzazione del legame tra cibo e territorio. L’esperienza dell’agriturismo ha permesso di integrare alla componente gastronomica anche elementi di sostenibilità, stagionalità e riscoperta delle materie prime locali, ponendo l’accento su una cucina consapevole e rispettosa delle radici.

Al termine della presentazione, sarà offerto un piccolo buffet con degustazione di alcune preparazioni tratte dal libro. I piatti saranno realizzati seguendo fedelmente le indicazioni riportate nel volume, nel tentativo di restituire ai presenti i profumi e i sapori della cucina tradizionale umbra. L’evento si configura così anche come un’occasione di festa, pensata per coinvolgere attivamente i partecipanti attraverso l’esperienza diretta del gusto.

L’iniziativa, rivolta a tutto il territorio, intende consolidare il valore sociale della cucina come elemento unificante e simbolo di continuità culturale. L’ambientazione del campo sportivo, scelta non casualmente, richiama lo spirito aggregativo e popolare che ha contraddistinto fin dall’inizio il progetto editoriale. Lo chef Simone Celesti e Iucci Valeria hanno sottolineato l’importanza di preservare quanto appreso dalle generazioni precedenti, rilanciando il messaggio che ogni piatto può essere portatore di identità e memoria.

La cucina alla vecchia maniera si inserisce nel filone delle pubblicazioni di carattere etnografico e sociale, evidenziando come il linguaggio del cibo possa assumere valenze che vanno oltre il semplice nutrimento. La cura posta nella selezione dei contenuti e nella rielaborazione delle ricette testimonia l’impegno degli autori nel costruire un’opera che fosse al tempo stesso accessibile e profondamente radicata nel vissuto di una comunità.

L’evento di sabato si preannuncia dunque come un momento di condivisione autentica, in cui la cucina diventa veicolo di narrazione, strumento di coesione e forma di resistenza culturale. Ancarano si prepara ad accogliere i partecipanti in un’atmosfera di festa, con la consapevolezza che ogni gesto compiuto tra i fornelli può rappresentare un atto di memoria e di cura.

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