Tre Valli, storico via libera: opera strategica per l’Italia centrale

Tre Valli, storico via libera: opera strategica per l’Italia centrale

Avviati i lavori della statale 685, traguardo dopo cinque anni

La realizzazione della Tre Valli rappresenta un risultato di rilievo per il potenziamento infrastrutturale dell’Italia centrale, frutto di un percorso durato cinque anni e caratterizzato da un impegno costante. L’opera, in passato priva di progetto esecutivo, autorizzazioni e risorse finanziarie, ha visto la luce grazie all’azione determinata e metodica del consigliere regionale Enrico Melasecche (Lega), che ha seguito l’intero iter con attenzione e perseveranza, affrontando e superando numerose difficoltà burocratiche e amministrative.

Il progetto della Tre Valli, una delle priorità più rilevanti nel campo delle infrastrutture e dei trasporti della regione Umbria, aveva rappresentato per molto tempo un obiettivo ambizioso, discusso senza concretezze per oltre vent’anni. L’avvio della cantierizzazione, grazie all’iniziativa della giunta regionale di centrodestra, segna una svolta decisiva per la zona centrale del Paese. La nuova arteria, che collegherà importanti località come Spoleto e la Valnerina, si configura come una valida alternativa alla storica strada Flaminia, che pur mantenendo la sua valenza paesaggistica e turistica è soggetta a numerosi interventi di riqualificazione e velocizzazione.

Nel dettaglio, la prima fase dell’opera, riguardante il tratto Baiano-Firenzuola, ha visto l’aggiudicazione di un appalto da 109 milioni di euro alla società Ircoop di Roma. Quest’ultima è già nota per collaborazioni pregresse in progetti infrastrutturali analoghi in Umbria, come la Terni-Orte-Civitavecchia e la Terni-Rieti. La presenza di un’impresa solida e con esperienza rappresenta un elemento positivo per il buon esito dei lavori, previsti per partire ufficialmente in estate con una durata contrattuale di circa tre anni.

Il completamento dell’intera statale 685 richiede però ulteriori risorse per il secondo stralcio, che interessa il tratto Firenzuola-Acquasparta e include la realizzazione di circa 7 chilometri di gallerie, per un investimento stimato attorno ai 600 milioni di euro. Questo progetto era stato già predisposto nella legislatura precedente, con l’obiettivo di collegare direttamente il Tirreno all’Adriatico attraverso un’infrastruttura moderna e funzionale, migliorando significativamente la mobilità regionale e la connettività con le Marche.

Parallelamente, proseguono i lavori di miglioramento di altri segmenti della statale, in particolare nelle zone di Sant’Anatolia di Narco, Norcia e Serravalle, punti critici che per anni hanno sofferto di carenze infrastrutturali. Tali interventi, nonostante alcune controversie e resistenze ideologiche, rappresentano un’opportunità importante per aumentare la sicurezza e l’efficienza della viabilità locale, contribuendo a contrastare il fenomeno dello spopolamento che ha caratterizzato queste aree interne.

L’azione politica e amministrativa condotta dall’assessorato guidato da Melasecche ha gettato le basi per un reale miglioramento delle condizioni di accessibilità e sviluppo della Valnerina e dell’Umbria centrale, zone storicamente isolate e marginalizzate. Il nuovo collegamento, incrociando la E45 ad Acquasparta, mira a potenziare il sistema viario regionale con una soluzione alternativa a infrastrutture già esistenti come la Foligno-Civitanova, realizzata in passato da Quadrilatero Spa.

Nonostante il successo iniziale, il futuro completamento dell’opera dipenderà dalla capacità delle istituzioni di assicurare continuità agli investimenti e alle interlocuzioni avviate con il Governo. Il rischio di rallentamenti dovuti a ostacoli di natura politica o ideologica permane, e potrebbe compromettere i benefici attesi per un’area che ha urgente bisogno di nuove infrastrutture per contrastare il declino demografico e favorire la ripresa economica.

La fase propedeutica alla cantierizzazione della Tre Valli è stata particolarmente complessa, considerata la parte più delicata e incerta di un’opera infrastrutturale di tale portata. Tuttavia, grazie al lavoro tecnico e amministrativo svolto con precisione, è stato possibile superare queste difficoltà, aprendo la strada a una nuova fase di realizzazione concreta.

La Tre Valli, oltre a rappresentare un’importante infrastruttura viaria, si configura come un tassello essenziale per lo sviluppo territoriale, con potenziali ricadute positive sull’accessibilità e sulla qualità della vita degli abitanti di una vasta area compresa tra Umbria e Marche. Il completamento dell’arteria potrà favorire il rilancio delle economie locali e migliorare il sistema dei trasporti, garantendo un collegamento efficiente tra l’entroterra e le coste tirreniche e adriatiche.

Il percorso intrapreso negli ultimi cinque anni, anche grazie a una forte spinta politica e gestionale, ha permesso di trasformare un progetto a lungo sospeso in un’opera concreta, destinata a segnare un punto di svolta per il territorio. L’avvio dei lavori del primo stralcio e la progettazione del secondo rappresentano un segnale importante di progresso, con ricadute strategiche che coinvolgono non solo la regione Umbria ma anche le aree limitrofe e l’intero centro Italia.

Il successo di questo progetto dimostra come la combinazione di visione strategica, capacità amministrativa e determinazione possa consentire di affrontare e superare le complessità legate alla realizzazione di infrastrutture di grande rilievo. I risultati ottenuti costituiscono un esempio per altre realtà che aspirano a migliorare i propri collegamenti viari e a sostenere lo sviluppo regionale attraverso interventi infrastrutturali mirati.

L’attuale fase di apertura del cantiere rappresenta il momento in cui le aspettative degli abitanti e delle istituzioni si traducono in azione concreta, dando avvio a un’opera che si prevede potrà essere completata nel giro di pochi anni, garantendo così un significativo miglioramento della rete viaria e dell’accessibilità dell’Italia centrale.

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