Norcia, al via il restauro e adeguamento sismico della Castellina

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Il museo civico e diocesano tornerà accessibile entro fine 2026

A Norcia sono prossimi all’avvio gli interventi di restauro e messa in sicurezza sismica del museo civico e diocesano La Castellina, situato sul lato ovest di piazza San Benedetto. Le operazioni rientrano nell’ambito dell’ordinanza speciale n. 11 del 15 luglio 2021, adottata per accelerare i progetti di ricostruzione post-sisma nell’Italia centrale.

Il fabbricato, realizzato nel 1554 su disegno dell’architetto Jacopo Barozzi da Vignola su incarico di papa Giulio III, era stato inizialmente destinato a ospitare i governatori apostolici, con funzioni di controllo amministrativo dei territori limitrofi dello Stato della Chiesa. Dal 1569, con la creazione della Prefettura della Montagna, l’edificio divenne sede istituzionale. Nel corso del XVIII secolo fu oggetto di interventi di riparazione dopo diversi eventi sismici. Dal 1860 ospitò gli uffici comunali fino alla trasformazione in museo avvenuta nel 1967.

Per gli attuali lavori è stato autorizzato un importo di 153.805,30 euro, finanziato tramite il fondo di accantonamento per le ordinanze speciali. L’investimento complessivo per l’opera ammonta a 2.476.271,87 euro.

Il Commissario straordinario alla ricostruzione post-sisma 2016, Guido Castelli, ha sottolineato come la valorizzazione del patrimonio culturale e religioso sia parte integrante del processo di rinascita dei territori colpiti. In questo contesto, Norcia si candida insieme alla rete delle città appenniniche a Capitale europea della cultura 2033.

Castelli ha ringraziato per la collaborazione istituzionale la presidente della Regione Umbria Stefania Proietti, l’arcivescovo Renato Boccardo, l’Ufficio ricostruzione Umbria e il sindaco Giuliano Boccanera.

Proprio il primo cittadino ha annunciato che nella prossima settimana sarà pubblicato il bando per la realizzazione dell’intervento. Boccanera ha ricordato che molte opere custodite dal museo si trovano attualmente presso il deposito di Santo Chiodo e ha espresso fiducia sulla possibilità di riconsegnare la struttura restaurata alla cittadinanza entro la fine del 2026. L’inizio dei lavori è previsto per il mese di luglio 2025.

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