Comitato Norcia, ritardi per Basilica, disparità trattamento a commissario Legnini

 Comitato Norcia, ritardi per Basilica, disparità trattamento a commissario Legnini

«Il rapporto con i Comitati che rappresentano gli abitanti e i portatori di interessi legittimi è fondamentale. Voglio stabilire con voi un canale di comunicazione diretta, attraverso il quale potremo confrontarci e potrete inviare le vostre proposte e segnalazioni, evidenziare problemi, inefficienze ed omissioni», sono le parole del commissario straordinario della ricostruzione, Giovanni Legnini. A riportare le parole di colui che, ora, è alla guida della ricostruzione che non c’è mai stata, sono i membri del gruppo di coordinamento Rinascita Norcia.

«Si è impegnato al varo – riferiscono un dispaccio – , in tempi rapidissimi, dell’Ordinanza sulla semplificazione delle procedure e poi, entro l’estate, un testo unico delle Ordinanze sulla ricostruzione privata e pubblica».

L’incontro si è svolto ieri, in videoconferenza, e dall’altra parte i membri dei comitati dei terremotati.

Ai quali il Commissario ha riconosciuto un ruolo fondamentale.

C’è speranza in Valnerina e, ovvio, nei comuni del cratere: «Ci ha comunicato – dicono – che a breve sarà emanata l’ordinanza che attua il “principio dell’autocertificazione dei progetti di ricostruzione da parte dei tecnici” e “che definirà anche tempi certi, e comunque molto più brevi di quelli attuali, per l’esame delle pratiche e l’avvio dei lavori”. Gli Uffici speciali della ricostruzione dovranno Effettuare controlli a campione».

Durante la conference call, il Commissario ha preannunciato che vorrebbe destinare una quota importante dei 30 milioni di euro previsti per la sicurezza sul lavoro, fermi dal 2017, alla sicurezza sanitaria nei cantieri oggi bloccati. Al momento della riapertura, da noi sollecitata, infatti, si dovranno sostenere dei costi aggiuntivi per prevenire l’espandersi del coronavirus.

Legnini ha inoltre confermato, in tema di aiuti economici, che a breve saranno definite le  finalizzazioni di quei 50 milioni di euro previsti nel decreto di dicembre a favore delle imprese locali e che è disposto a ricevere ed esaminare i nostri suggerimenti in merito.

«Legnini – scrive il Comitato – ha concluso dicendo che la struttura commissariale così come è organizzata ora non funziona e intende modificarla e che . “La mia aspirazione, è quella di essere l’ultimo Commissario.”»

Il nostro rappresentante che ha partecipato all’incontro, ha esposto al Commissario alcune delle varie problematiche che attualmente risultano irrisolte.

In sintesi:

è stata evidenziata la disparità di trattamento tra chi ha avuto meno danni e ha già ricostruito, e chi è nel vero cratere, segnalando che gran parte delle risorse fin qui spese hanno interessato comuni lontani dall’epicentro sismico. Per esempio, parlando di scuole a Perugia, a Foligno e a Giano dell’Umbria sono state già inaugurate, ricostruite ex novo utilizzando il ricavato degli SMS solidali (?). A Norcia invece gli alunni ancora fanno lezione nei container collettivi e a tutt’oggi non si conosce il progetto per le nuove strutture;

  1. si è segnalata la carenza di un servizio sanitario adeguato compresa l’assistenza psicologia e il blocco della ricostruzione dell’Ospedale di Norcia, che ha subito danni lievi riparabili in pochi mesi, del quale ancora non si conosce il progetto, al pari della Casa di Riposo;
  2. è stato denunciato il VERGOGNOSO ritardo nella ricostruzione della Basilicata di San Benedetto, condiviso anche dallo stesso Legnini, visto che solo dopo quattro anni si comincia a parlare di un “bando per proporre un progetto” e ancora le macerie e le opere d’arte sono tutte lì a marcire;
  3. è stata evidenziata la situazione dei cimiteri di Norcia e frazioni, distrutti dal sisma e abbandonati a se stessi e l’annoso problema del trattamento delle macerie pubbliche e private che in alcune realtà è causa di blocco della ricostruzione;
  4. è stato denunciato lo spopolamento e la difficoltà dell’economia locale, con aziende che chiudono o delocalizzano, creando profonde conseguenza a livello di occupazione, soprattutto quella giovanile;
  5. è stata chiesta una corsia preferenziale all’USR per chi sta nel vero cratere, come avvenuto nelsisma del 97, accelerando i tempi della accettazione delle pratiche, stabilendo delle scadenza e adeguando l’organico alla mole di lavoro prevista;
  6. per rilanciare l’economia locale è stata richiesta una ZES (zona economica speciale);
  7. infine si è proposto di fare incontri regione per regione per istaurare un rapporto molto più collaborativo e diretto.

Il Commissario si è dichiarato disponibile a tali periodici confronti, attività che aveva già iniziato prima dell’emergenza per il coronavirus e che riprenderà appena ci saranno le condizioni, per valorizzare ancora di più l’apporto dei Comitati che esprimono in maniera diretta i bisogni dei terremotati.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*