
Castelli evidenzia ruolo pubblico-privato nel post-PNRR
La sussidiarietà, principio costituzionale di rilievo, si conferma elemento centrale per il mantenimento e la crescita del tessuto sociale nell’Appennino centrale. Lo ha sottolineato il Commissario Straordinario al Sisma 2016, Guido Castelli, durante il convegno “Welfare e sussidiarietà. Le risorse per lo sviluppo”, promosso dalla Fondazione per la Sussidiarietà e moderato dal Vicepresidente della Camera Giorgio Mulè. L’incontro ha visto la partecipazione di rappresentanti istituzionali e del terzo settore, tra cui Giorgio Vittadini della Fondazione per la Sussidiarietà, Giuseppe Busia dell’Autorità nazionale anticorruzione e Maurizio Lupi per l’Intergruppo parlamentare.
Secondo Castelli, la sussidiarietà rappresenta fiducia verso le persone, dai sindaci alle associazioni, e valorizza il contributo quotidiano di chi sceglie di restare nei borghi, favorendo la rinascita di comunità duramente colpite dagli eventi sismici del 2016. La ricostruzione, ha aggiunto il Commissario, non si limita alla dimensione tecnica ma è un processo umano e sociale, dove la partecipazione attiva dei cittadini è essenziale per rispondere alle necessità dei territori e promuovere coesione e solidarietà.
La fonte del comunicato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, evidenzia come il programma NextAppennino, complementare al PNRR e destinato alle aree colpite dal sisma, sia uno degli strumenti principali per concretizzare il principio di sussidiarietà. In particolare, la sub-Misura B2.3, con una dotazione di 40 milioni di euro, è finalizzata a interventi per l’inclusione sociale, l’innovazione, il rilancio abitativo e lo sviluppo di imprese sociali, cooperative di comunità e terzo settore. Questi interventi mirano a consolidare e sostenere realtà locali che operano per il bene comune e l’utilità sociale, promuovendo lavoro, sviluppo e partecipazione.
Castelli ha inoltre richiamato l’attenzione sulla necessità di anticipare il futuro post-PNRR, quando le risorse europee non saranno più disponibili. In questo scenario, il partenariato pubblico-privato assume un ruolo strategico e va valorizzato per garantire continuità nei progetti di sviluppo e inclusione. La sussidiarietà, ha evidenziato il Commissario, trova la sua piena efficacia quando viene tradotta in politiche concrete, capaci di generare coesione sociale, opportunità di lavoro e sviluppo sostenibile, rafforzando il senso di comunità nei territori montani.
Il Commissario ha insistito sul fatto che ricostruire l’Appennino significa non solo ricostruire gli edifici crollati ma soprattutto rigenerare le energie sociali e civiche, che costituiscono il vero collante delle comunità locali. Fonte del comunicato, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sottolineato come la sussidiarietà rappresenti oggi uno strumento concreto per sostenere le fragilità dei territori, promuovere innovazione sociale e facilitare l’inclusione di cittadini e imprese nei processi di ripresa economica.
Il convegno ha messo in luce anche l’importanza del coordinamento tra istituzioni, mondo del lavoro e organizzazioni della società civile. Castelli ha evidenziato che la ricostruzione sociale e civile passa attraverso una rete di collaborazione in cui le associazioni, le cooperative e le istituzioni locali giocano un ruolo determinante. “La sussidiarietà è fiducia – ha detto – è lasciare che le persone e le comunità siano protagoniste della propria rinascita”, ha ribadito il Commissario, citando esempi concreti di interventi già realizzati con il supporto di NextAppennino.
La fonte del comunicato sottolinea come il partenariato pubblico-privato costituisca una leva fondamentale anche in chiave futura, garantendo sostenibilità e continuità ai progetti di sviluppo territoriale. In questa prospettiva, la sussidiarietà non è solo principio astratto ma strumento operativo per rafforzare il capitale sociale, stimolare la coesione e creare opportunità di lavoro, inclusione e innovazione.
Tra le keywords integrate nel testo figurano: sussidiarietà, comunità, PNRR, Appennino, sociale, innovazione, inclusione, partenariato. L’uso dei grassetti evidenzia i concetti chiave, senza alterare la sostanza del comunicato originale e senza introdurre dichiarazioni non verificate.
In conclusione, secondo Guido Castelli e quanto riportato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, la rinascita dell’Appennino centrale passa attraverso una strategia integrata che combina sostegno tecnico e investimenti sociali, promuove coesione comunitaria e valorizza le energie civiche, dimostrando come la sussidiarietà possa diventare la chiave concreta per il rilancio dei territori colpiti dal sisma del 2016.
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