Proietti: fiducia e risultati concreti a nove anni dal sisma

Proietti: fiducia e risultati concreti a nove anni dal sisma

A nove anni dal sisma del 24 agosto 2016, l’Umbria celebra un percorso di rinascita che, dopo un lungo e complesso lavoro, sta mostrando risultati tangibili con la chiusura di cantieri, la consegna di edifici simbolo e la restituzione di abitazioni e sedi produttive alle comunità colpite. Una giornata di memoria che non cancella il dolore, ma che oggi lascia spazio anche a un sentimento di fiducia.

Il terremoto di nove anni fa devastò soprattutto i centri di Amatrice, Accumoli e Arquata del Tronto, provocando oltre 300 vittime, ma l’Umbria, pur non avendo contato morti, visse con forza le conseguenze di quel dramma. Le scosse successive, sette delle quali superiori a magnitudo 5, culminarono nel sisma del 30 ottobre 2016 con epicentro a Norcia. La presidente Stefania Proietti ha sottolineato che “la giornata del ricordo appartiene alle comunità ferite e alle famiglie che hanno perso affetti, lavoro e case. Ma è anche il momento per guardare con coraggio al domani, perché la ricostruzione è già una realtà concreta”.

Sin dai primi mesi successivi alla tragedia, le istituzioni locali decisero di intervenire per frenare lo spopolamento e sostenere la ripresa di imprese, agricoltura, artigianato e turismo, elementi vitali per il tessuto economico e sociale delle aree interne. Un percorso non privo di ostacoli, che oggi mostra risultati significativi grazie al coordinamento tra Regione, amministrazioni comunali, scuole, volontariato e cittadini, considerati pilastri essenziali per una ricostruzione che va oltre le mura e si radica nel tessuto comunitario.

La presidente Proietti, nel ricordare il ruolo del commissario straordinario Guido Castelli, ha ribadito che il lavoro svolto in sinergia ha consentito di imprimere una svolta. Il 30 ottobre 2025, data simbolica, sarà inaugurata la Basilica di San Benedetto a Norcia, ricostruita e pronta a tornare patrimonio spirituale e culturale del mondo. “Accanto alla ricostruzione materiale – ha affermato Proietti – stiamo puntando alla rigenerazione sociale, al ritorno dei giovani e al rilancio dell’economia, affinché il cratere diventi un legame strutturale tra le regioni del Centro Italia”.

Il bilancio aggiornato al 14 agosto 2025 restituisce l’immagine di un processo avanzato. L’Ufficio Speciale Ricostruzione Umbria ha avviato 3.694 cantieri privati, di cui 2.235 conclusi, restituendo abitazioni e spazi di lavoro. A fronte di 5.248 richieste di contributo, 3.699 sono state approvate, mentre 988 sono state respinte o archiviate. La ricostruzione leggera è stata portata a termine al 93%, quella pesante ha raggiunto l’84%, con un livello complessivo pari all’89%.

L’impegno economico è rilevante: le domande presentate hanno superato i 1,9 miliardi di euro, con oltre 1,3 miliardi già concessi e circa 807 milioni liquidati. Nei comuni simbolo del cratere, i dati confermano progressi sostanziali: a Norcia aperti 1.202 cantieri, con 730 già conclusi; a Cascia avviati 388 cantieri, con 288 terminati; a Preci su 171 cantieri, 94 sono stati completati.

Non meno importante il fronte della ricostruzione pubblica. Sono stati finanziati 436 interventi per oltre 733 milioni di euro. Tra questi spiccano scuole, ospedali, municipi e infrastrutture. Particolarmente rilevante il progetto del Polo Scolastico di Norcia, con un investimento superiore ai 22 milioni di euro, che unirà nuovi edifici e spazi sportivi. Sono prossimi alla riapertura gli ospedali di Norcia e Cascia, considerati un traguardo cruciale per il benessere sanitario della popolazione.

La ricostruzione integrata di Castelluccio di Norcia procede con un piano da 68 milioni, destinato sia ad abitazioni che a opere pubbliche. A Preci avanzano i lavori per l’abbazia di Sant’Eutizio, mentre il monastero e la torre campanaria saranno ripristinati con ulteriori finanziamenti. Accanto a questi cantieri simbolici, 205 interventi sui beni culturali sono stati attivati per oltre 150 milioni, di cui 34 già ultimati.

Secondo Proietti, l’Umbria intende trasformare il cratere in un laboratorio di prevenzione: scuole, ospedali e monumenti vengono ricostruiti con tecniche innovative ed ecosostenibili, così da garantire sicurezza e ridurre al minimo i rischi futuri. Una visione che si intreccia con l’obiettivo di fare del Centro Italia un asse di sviluppo infrastrutturale e sociale.

Fondamentale anche la tutela della legalità: l’USR Umbria ha attivato controlli severi per evitare infiltrazioni criminali, adottando la piattaforma digitale Ge.Di.Si. che consente di monitorare in tempo reale lo stato dei cantieri, la sicurezza e il rispetto delle regole sul lavoro.

Oggi, a nove anni dal terremoto, l’Umbria guarda avanti con la consapevolezza di aver costruito le basi di una rinascita che non riguarda soltanto pietre e cemento, ma anche la coesione delle comunità. “Le nostre terre – ha concluso la presidente – continueranno a convivere con la fragilità sismica, ma con la certezza di offrire sempre maggiore sicurezza alle persone e alle generazioni future”.

Ricostruzione post sisma 2016 – Dati aggiornati

Cantieri privati: 3.694 avviati, 2.235 conclusi

Istanze presentate: 5.248, con 3.699 approvate e 988 respinte

Avanzamento: 93% ricostruzione leggera, 84% pesante, totale 89%

Importi richiesti: € 1.924.666.058,27

Importi concessi: € 1.328.469.212,04

Importi liquidati: € 807.105.267,85

Interventi pubblici finanziati: 436 per € 733.750.760,92

Scuole: 94 interventi, € 361.030.874,78

Ospedali: Norcia e Cascia in fase di completamento

Beni culturali: 205 interventi, € 150.855.088,86

Data simbolica: 30 ottobre 2025, riapertura Basilica di San Benedetto

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