Proroghe e misure fiscali al centro della Legge di Bilancio
I sindaci dei 138 Comuni colpiti dal sisma del 2016-2017 hanno partecipato a una videoconferenza con il Commissario straordinario per la ricostruzione, Guido Castelli, per discutere le misure inserite nella bozza della Legge di Bilancio 2026. L’incontro, definito come un momento di “democrazia diretta”, ha permesso agli amministratori locali di confrontarsi su proroghe e strumenti destinati a cittadini e imprese ancora segnati dalle conseguenze del terremoto.
Tra i punti principali illustrati dal Commissario figurano la proroga dello stato di emergenza, il rifinanziamento del Contributo per il Disagio Abitativo, la conferma della Zona Franca Urbana e la sospensione dei mutui per abitazioni inagibili e attività produttive. Prevista inoltre l’estensione delle esenzioni su bollo, registro, utenze di energia, acqua e gas nelle aree rosse, insieme alla proroga delle agevolazioni fiscali su fabbricati distrutti o sgomberati e l’esenzione dall’IMU fino alla completa ricostruzione.
Un capitolo rilevante riguarda la gestione dei rifiuti derivanti da demolizioni, con la possibilità di innalzare al 70% il limite di conferimento dei materiali non pericolosi. Confermata anche la proroga per la rendicontazione del bonus 110% fino al 31 dicembre 2026, con ipotesi di contabilizzazione decennale delle detrazioni.
Sul fronte della ricostruzione, i Comuni avranno la possibilità di differire i mutui con Cassa Depositi e Prestiti senza interessi, ricevere copertura finanziaria per i maggiori costi della Tari e beneficiare del rifinanziamento delle convenzioni con Invitalia e Fintecna. Prorogati fino al 2026 i contratti a tempo determinato del personale degli Uffici speciali e degli enti del cratere.
I sindaci hanno chiesto chiarimenti sulla stabilizzazione del personale e sulla sterilizzazione della spending review, considerata penalizzante per amministrazioni impegnate nella ricostruzione. Castelli ha garantito un confronto con i Ministeri competenti e ha annunciato momenti formativi per i Comuni di Marche e Umbria in vista dell’estensione della ZES unica.
Per il Lazio, dove i parametri economici non consentono l’immediata applicazione della norma, il Commissario ha ricordato l’impegno dell’onorevole Paolo Trancassini a promuovere misure di sostegno e semplificazione per evitare svantaggi competitivi rispetto ai territori limitrofi. Castelli ha ribadito la volontà di garantire pari opportunità anche ai Comuni laziali colpiti dal sisma, sottolineando come la ZES rappresenti uno strumento concreto per alimentare la ripartenza dell’Appennino centrale.

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